Ho una forte insicurezza
Buongiorno, Sono una ragazza di 39 anni a breve 40. La mia vita è molto completa e soddisfacente a parte che ho scoperto la sclerosi multipla da 15 anni. Ho un figlio di 5 anni un marito con cui ho passato l’adolescenza. Sono sempre stata molto positiva ma sempre molto indecisa di fronte alle semplici scelte. Comunque ho un lavoro stabile e una vita normale, vado facilmente d’accordo con tutti, ma con mia madre e mia sorella più grande di me di 2 anni mi ci scontro spesso. Se sono da sola, per fare le cose di casa o comprare eccetera mi arrangio e mi riesce sempre bene, ma di fronte a loro tendo a chiedere sempre un opinione. Ormai mi rendo conto che è una cosa che ho sempre fatto e anche dove sto agendo di mia iniziativa, da parte loro mi sento sempre criticata o mi dicono di fare diversamente dal mio pensiero. Ho una forte insicurezza, ma se la analizzo la mia decisione o scelta mi sembra corretta. E quindi con loro gli rispondo male, piango e io sono quella cattiva. Mia mamma è divorziata, va d’accordo con papà ma anche lui non la sopporta lo stesso ma è silenzioso e ha tanta pazienza, mia sorella ha due figli ma sta divorziando anche lei e non ha un lavoro. Come mi devo comportare? Ho troppa rabbia dentro appena mi rivolgo a loro e mi sento sempre sotto giudizio.
Buongiorno, il suo racconto esprime problematicità, sofferenza, non essere capita probabilmente, ma allo stesso tempo la convinzione che nella quotidianità: "mi arrangio e mi riesce sempre bene". Segno che razionalmente lei sa quale è il suo valore. Sembrerebbe che lei si esponga troppo alla critica altrui (non è escluso ovviamente che le stesse critiche possano essere enfatizzate da lei stessa, vissuta in un ambiente conflittuale). Lei è una giovane donna, sposata, con un bambino, autonoma e matura.....e se fosse che intrattiene una eccessiva vicinanza con i suoi familiari (famiglia di origine)? Col rischio che si riperpetuino certi schemi disadattivi? Intendo anche nel senso di esser troppo sensibile alle dinamiche con e nella famiglia d'origine (il conflitto padre/madre, la situazione della sorella).
La sua consapevolezza e lucidità depone a favore della possibilità di superare il disagio di cui scrive. Magari ocn un supporto psicoterapeutico.
Cordiali saluti.
Paolo Chiappero
Dott.Paolo Chiappero
psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista - Genova
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