Dott.ssa Veronica Rinaldo

Dott.ssa Veronica Rinaldo

Psicologa, Psicoterapeuta

Aiuto

Salve, ho 29 anni, e effettivamente ho bisogno di aiuto, supporto e essere ascoltata, ho per lo meno capire dove sto sbagliando.. Vi scrivo la mia storia. Fin da piccola sono sempre stata molto timida, a 6 anni, ho avuto una malattia che mi ha costretta a letto per 3 mesi, di conseguenza ho iniziato le scuole elementari tardi rispetto ai miei compagni che sapevano già scrivere e leggere, ho passato le elementari piangendo ogni giorno perché non mi sentivo accettata, ero sempre da sola, e non riuscivo a legare con nessuno, alle medie la situazione è un po' migliorata, avevo sempre le mie difficoltà, ma ero più tranquilla, i problemi erano in casa, i miei litigavano sempre, e mio padre mi ricordava puntualmente tutti i giorni che ero diversa, andando a colpire i miei punti deboli, mentre mia madre stava zitta.. Diciamo che la mia infanzia l'ho vissuta senza un punto di riferimento, o una parolina di conforto, a 14 anni ho abbandonato la scuola, vivevo un ansia troppo forte per i miei che stavano per divorziare, e la situazione non è stata semplice, mio padre se ne è andato, e da quel giorno ha smesso di fare il padre, nemmeno una chiamata, anche per sapere come stavo, io ho avuto bisogno di lui, volevo semplicemente il suo affetto, che continua a negarmi tutt'ora, dopo che i miei si sono lasciati, mia madre si è fidanzata con un uomo, che per me è stato un Padre, ma mia madre che per lui provava solo un amore malato lo ha fatto allontanare, per andare da un altro uomo, successivamente si è messa con un altro uomo che vive con noi, e che io non sopporto, ho parlato a mia madre dei problemi e dei disagi che provo, che piango, che vorrei essere aiutata, che vorrei essere la parte migliore di me, ma lei non mi ascolta, troppo impegnata nelle sue cose ( controllare il suo fidanzato sempre) lei mi ha tagliata fuori dalla sua vita, voglio venire via da casa, capisco che alla mia età è difficile... Però, tutto questo caos dentro di me mi limita anche sul trovare lavoro, perché non c'è la faccio... Passo le mie giornate in camera mia, non voglio vedere nessuno, ne tanto meno lei mia madre, Io voglio venire via di qui.. Voglio essere aiutata, voglio sorridere e voglio essere felice, io da sola non c'è la faccio.

Salve Valentina,

spesso ci si abitua a farsi carico non solo delle proprie problematiche ma anche di quelle della famiglia, tanto da non distinguere più le une dalle altre. Il silenzio accresce il senso di solitudine e di insopportabilità, è arrivato il tempo di parlare in uno spazio di ascolto che sia per lei. Non posso che indicarle che si trova, a tal proposito, nella direzione corretta. 

Se volesse contattarmi, sono disponibile.

Un saluto, 

Dr.ssa Veronica Rinaldo