Dott.ssa Alessia Pessina

Dott.ssa Alessia Pessina

Psicologa, psicoterapeuta sistemico relazionale

I miei genitori mi definiscono una "fallita inconcludente" ed io sono sempre più sicura che sia cosí

Salve, ho 18 anni, frequento l'ultimo anno di un istituto professionale, e da quando ho 13 anni ho fatto solo scelte sbagliate: ho scelto una scuola che non da nessuno sbocco lavorativo soddisfacente nè delle reali competenze, cioè il socio sanitario, con il quale potrei andare a fare l'oss.. E con tutto il rispetto per chi pratica questo mestiere, andare a pulire i bisogni di persone anziane per una miseria non è proprio il mio sogno, e tra l'altro solo con il diploma non mi basterebbe ma dovrei seguire un apposito corso molto costoso, che si può fare anche con la terza media, tra l'altro. Ho perso la verginità a 14 anni e me ne sono sempre pentita. In più ora mi ritrovo a 18 anni con nulla in mano e solo tanto dolore. La mia materia preferita è sempre stato l'inglese,ma purtroppo vivo nell'ombra della mia fantastica sorellona di 24 anni. I miei genitori la vedono come una dea, lei ha frequentato il liceo linguistico diplomandosi con 100, poi ha fatto l'università e ora frequenta la magistrale.. Lei non ha mai lavorato nella sua vita e i miei genitori la sostengono in tutto. Purtroppo nelle ultime settimane ho esposto a mia madre la mia ambizione di frequentare l'università di lingue e letteratura straniera nella città dove lavora il mio ragazzo, per poi laurearmi e provare a fare l'assistente di volo o comunque un lavoro attinente alla mia laurea. La risposta mi ha traumatizzata, scioccata e demoralizzata. Mia madre e mio padre mi hanno definita una fallita inconcludente, mi hanno detto che loro non spenderanno più un euro per me perché io sono quella tipologia di persone che inizia e non finisce le cose (questo perché ho abbandonato il conservatorio questo mese), che non si impegna e che non riuscirò mai a laurearmi. Tutto questo mi ha distrutta. Questa è la mia ennesima sconfitta ed ho solo 18 anni. Mia madre passa tutto il giorno a parlare con mia sorella e a deridermi sul fatto che dopo la scuola farò l'artista di strada o la senza tetto, perché loro non hanno intenzione di mantenermi se non troverò un lavoro. La mia vita sta cadendo a pezzi prima ancora che si sia realizzata. A scuola ho la media del 7,non ne sono per niente soddisfatta, odio il mio corpo, odio la mia famiglia. La mia unica via d' uscita sarà, dopo il diploma, trasferirmi dal mio ragazzo e provare a fare un lavoro mediocre come me, quale la donna delle pulizie. Sono così depressa. Sto pensando di farla finita.

Cara Lucrezia, dalle tue parole mi compare l’immagine di una farfalla in gabbia. Non vedi vie d’uscita e ti sembra che la resa sia l’unica soluzione. Ecco credo che se senti dentro di te questo desiderio forse ci possono essere altre soluzioni/modi per seguirlo che in questo momento non vedi. Non lasciare che lo sconforto e le critiche ti blocchino e oscurino la tua creatività e vitalità.

Se senti bisogno di qualche incontro per aiutarti a vedere meglio, io sono disponibile.

Dott.ssa Pessina Alessia