Dott.ssa Eva Lucchesi Tagliabue

Dott.ssa Eva Lucchesi Tagliabue

psicoterapeuta, consulente tecnico di parte, consulente stalking, mediatore

Crisi di depressione dopo il divorzio

Sono un uomo di 54 anni mia moglie dopo 27 anni mi ha lasciato con i miei due figli maggiorenni (22 e 27 anni) per andare a 800km di distanza a convivere con il suo primo amore. Sono in piena depressione e nn riesco più a mettere un punto fermo alla mia vita e nn vedo più il mio futuro...solo un grande senso di delusione e di vuoto. Sono andato dallo psichiatra che mi cura con xelistar 600 mg e EN gocce 5 gocce due volte al giorno. Vorrei vivere la mia vita divertendomi ma cerco di nn spendere troppo per conservare qualcosa x i miei figli e farli affrontare la vita più serenamente ma nello stesso tempo ho voglia di evadere permettendomi qualche cosa anche al di sopra delle mio stipendio visto che ho alcune proprietà, sono confuso. Un amico mi ha detto potreste aiutarmi con qualche parola da esperti quali siete, oppure indirizzarmi in qualche posto dove potrebbero aiutarmi. Vi ringrazio anticipatamente
Accettare un cambiamento così importante per la propria vita familiare e di coppia presuppone il riconoscimento e l’attivazione di risorse interne che spesso, nella routine quotidiana non sono prese in considerazione e quindi sottovalutate. Dalla sua lettera sembra, che ciò che l’aiuta a far fronte a una situazione così dolorosa, sia il senso di responsabilità, di tutela e di cura nei confronti dei figli, che la porta a un equilibrato riscontro di realtà. Nelle sue parole si avverte una grande tristezza e anche la paura di aver sbagliato tutto. Spesso, la fine di una relazione affettiva, scatena, soprattutto per chi rimane solo, un groviglio di sentimenti e emozioni contradditori e negativi che possono spaventare per la loro potenza. Lo stato depressivo che subentra è fisiologico, perché per convivere con la nuova realtà, è necessario“fermarsi” e comprendere le motivazioni personali e di coppia che hanno portato sua moglie ad andarsene. Di fatto quello che lei sta vivendo è paragonabile a un lutto, cioè alla perdita emotiva di una persona che ha condiviso con lei 27 anni di vita. C’è bisogno di tempo per attenuare il dolore. Per attivare le sue risorse interne, che sicuramente possiede, per poter tornare a “divertirsi”, mi permetto di tradurre, tornare a sentire e vivere sentimenti e emozioni positivi, non è necessario spendere soldi per l’acquisto di oggetti, bensì “spendere” le sue risorse interne, facendosi aiutare da uno psicoterapeuta e dai suoi familiari per comprendere e rielaborare il presente per poi organizzare e scegliere il futuro. Un cordiale saluto.