Dott.ssa Francesca Fabiani

Dott.ssa Francesca Fabiani

Psicoterapia individuale ( adulto, adolescente), di coppia, familiare.

Come faccio a sbloccare questa stasi che c'è a casa mia?

Salve! Mi chiamo Federico e ho 21 anni, con i miei genitori è qualche anno che non ci vado molto d'accordo. Voglio a entrambi un bene dell'anima ma sempre più spesso li percepisco come un ostacolo alla mia crescita. Loro sono da sempre stati iperprotettivi e a me andava bene perché pensavo che crescendo la cosa si sarebbe ridimensionata ma in realtà mi trattano ancora come quando avevo 15 anni. Ogni volta che esco la sera mia madre mi fa pesare il fatto che non chiuderà occhio fino a quando non saró tornato a casa, se mi manda un messaggio quando sono fuori e non rispondo nell'arco di un minuto mi chiama sfuriando al telefono come una pazza. Ho come la sensazione che loro percepiscano il mondo come qualcosa di cui aver paura e che solo a casa si può star tranquilli. Inoltre non sono per niente aperti al cambiamento, per loro “cambiare è sbagliato“ (testuali parole). Mio padre è un dentista e io anche studio odontoiatria ma non riesco a vederlo come un mentore perché dopo un po' dalla laurea ha smesso di aggiornarsi e questo secondo me è molto sbagliato. Come ho detto è parecchio che litighiamo spesso, ogni volta che propongo qualcosa mi rispondono che sono ingenuo e passano i successivi 10 minuti a lamentarsi di quanto sia difficile e faticosa la vita e di quanti loro siano stanchi. Ip da quando ho fatto emergere il mio inconscio ho capito che la vita è piena di opportunità che devono essere colte se si vuole arrivare sulla cima della montagna ma finché loro mi tengono al guinzaglio coglierle mi risulta più difficile di quanto già non lo sia. Vorrei tantissimo andare a vivere da solo ma sono solo al terzo anno su sei di università e prima di vedere qualche soldo ce ne vorrá... Avevo anche proposto di cercarmi un lavoretto ma me lo hanno vietato. Come faccio a sbloccare questa stasi che c'è a casa mia? Come spiego loro che ho voglia di essere adulto e che non potrò recitare per sempre la parte del loro bambino di 15 anni? Io ci ho provato a dirglielo chiaro e tondo ma è come parlare con un muro. Se potete aiutarmi, grazie davvero!!!

Salve Federico, è importante che stia cercando di capire come poter affrontare una situazione famigliare che la fa soffrire.  Gestire il rapporto con genitori molto protettivi, che hanno una certa percezione del mondo e non vedono positivamente il cambiamento è qualcosa di estremamente complesso per un giovane. Riuscire a far passare un altro messaggio attraverso il suo parlare chiaro e tondo è ancora più complesso. Forse perché anche per lei è difficile in questo momento far seguire i fatti alle parole, sentirsi abbastanza forte da portare avanti le sue idee trovando un giusto equilibrio tra i suoi bisogni e la necessità di non deludere i suoi genitori. È difficile autorizzare se stesso a non sentirsi più piccolo alla mercé dei suoi ma porsi in modo differente.  Forse sarebbe un passo importante capire come potersi muovere in questo passaggio delicato di crescita e cambiamento che sente necessario ma che con difficoltà riesce a gestire. Una persona con cui sviscerare gli aspetti di cui parla, facendo emergere maggiormente il suo inconscio (citando le sue parole profonde) sarebbe di aiuto in questa fase.