Dott.ssa Mirella Caruso

Dott.ssa Mirella Caruso

psicologo, psicoterapeuta.

Vivere in uno stato di confusione

buonasera, mio figlio 18 enne da un mese dice di sentirsi “strano“. E' un ragazzo molto tranquillo,frequenta i gruppi parrocchiali,suona la chitarra ,ma la maggior parte del tempo lo passa nella sua camera,dove non si entra se non bussando.ci sono molti scontri verbali sul fatto che ha da fare e che noi genitori non capiamo.tutte cose da genitore trovo normali vista l'età. io come mamma mi rendo disponibile se ha voglia di parlare .In più di una occasione gli ho sempre detto che se ha bisogno di noi ci siamo.Quello che mi preoccupa è che ora lui dice di vivere in uno stato di confusione ,gli sembra di vivere in un sogno,e non riesce a capire quello che le persone dicono,sente sempre la testa confusa.ha paura di ciò che sente e ha bisogno che io gli stia vicino.gli stò dando tutta l'attenzione di cui ha bisogno ma mi preoccupa il suo stato di malessere.se gli propongo di parlare con qualcuno gli metto ancore più ansia. come posso comportarmi? grazie

Gentile signora, è importante che suo figlio sia aiutato a capire cos'è quello stato di confusione e la difficoltà a comprendere il significato delle comunicazioni, è importante che l'intervento sia tempestivo. Lei ha già provato a offrire tutta la sua disponibilità, ma potrebbe comunicare al ragazzo che qualcuno potrebbe ascoltare i contenuti di quello stato di "sogno", il loro senso e come si puo' intervenire per farlo star meglio. Di certo, non è facendo finta che nulla stia succedendo che si risolve il problema, anzi, è proprio la mancanza  di una risposta adeguata a questo stato di malessere che puo' peggiorare la situazione. Il ragazzo potrebbe cercare da sè, anche con l'aiuto di internet, un professionista che lo senta e che lo aiuti a trovare la soluzione adeguata al suo stato. Se non l'ascolta, provi a farsi aiutare da qualche amico o da qualche figura, magari della Parrocchia, per lui significativa. La saluto.