Dott.ssa Mirella Caruso

Dott.ssa Mirella Caruso

psicologo, psicoterapeuta.

Crisi di pianto, tristezza, insoddisfazione

Salve,
Vorrei chiedervi delucidazioni in merito alla problematica che mi affligge da un po’. Intanto inizio dicendo che sono una studentessa universitaria alle prese con gli ultimi esami, mi sono trasferita in questa nuova città da due anni e desideravo tanto farlo, infatti superare il test è stata una conquista.

A gennaio ho interrotto la mia storia di sette anni, in quanto ritenevo di non essere piu soddisfatta e innamorata e non lo vedevo più come la persona che desideravo al mio fianco anche in futuro.

Tuttora, nonostante vi sia ugualmente un forte legame, sono convinta di ciò. Il mio problema è però di altra natura: da circa un anno/un anno e mezzo avverto un senso di malessere diffuso, non capisco da dove provenga, mi sento debole, insoddisfatta e sola.

Spesso ho attacchi di pianto improvvisi, prima più rari ma da 6 mesi a questa parte più frequenti. Mi è capitato anche in treno e questo mi ha molto spaventata perché dovevo fare un grande sforzo per trattenermi e per non farmi vedere, mi vergognavo.

Sento di non essere soddisfatta da cio che mi circonda, dalle relazioni che ho, poche e non troppo forti.. l’altro giorno nonostante la forte ansia che avevo e il desiderio di rinunciare mi sono opposta e sono andata a fare un esame.

Il risultato è stato positivissimo, mi sarei dovuta sentire felice e orgogliosa, invece la cosa mi ha lasciata indifferente e subito sono ricaduta nello sconforto..sono andata nello sportello di ascolto del comune dove vivo ora e mi ha consigliato una psicoterapia in quanto con i pochi incontri proposti da loro non sarebbero potuti essermi d’aiuto.

Anche in quell’occasione ho avuto una forte crisi di pianto, difficile da interrompere e questa mattina la stessa cosa: ho passato due ore stesa nel letto, stanca, piangendo e con le braccia “molli”..anche ora scrivendo di questo mi sento tristissima e allo stesso tempo stupida.

Non riesco a parlarne con nessuno, per questo cerco persone competenti che possano aiutarmi perché ho paura di non controllare più la cosa.

È per me fonte di grande disagio tutto questo periodo e tutto quello che mi accade, l’unica ad essersi forse accorta di qualcosa è mia sorella perchè vive con me, ma nessun altro. Anche perché sono sempre stata quella forte cui tutta la famiglia in realtà fa riferimento, con un carattere che mi ha sempre permesso bene o male di rispondere a tutto. Non ci riesco più però, comincia a mancarmi la voglia di fare, di uscire, di parlare.

Non capisco da cosa origini, so che è difficile perché avendo interrotto io la storia che dicevo mi ritrovo fondamentalmente catapultata in una realtà diversa, senza punti di riferimento e senza molte persone che prima frequentavo molto spesso. Ho un’amica molto stretta, ma anche questa relazione mi sta molto deludendo ed è anzi per me fonte di ansia e insoddisfazione per molte cose.

Aggiungo che mi è capitato ultimamente anche di perdere il senso dell’appetito o di nn voler mangiare. Ci sono giorni tuttavia in cui mi sento felice, ma basta poco per ricadere in questo stato. Vorrei capire di cosa si tratti, cosa potrei fare, cosa mi consigliate soprattutto perché mi sento davvero molto stanca e non riesco più a reagire e a capire cosa sta accadendo.
Vi ringrazio e mi scuso per essermi dilungata cosi tanto.

Gentile Emilia, è sempre stata una ragazza forte e decisa, alla quale tutti si appoggiano e che trova risposte per tutti, ora si ritrova ad essere abbattuta, inerme, esausta e con le bracca molli, e piange anche in treno. E quel treno, chissà dove la porta... Nel senso, sta per completare il ciclo di studi, ce l'ha fatta, è stata brava ancora una volta, ma che cosa sarà e come orienterà il suo futuro...Mi pare che ci sia una difficoltà a continuare a essere quello che è sempre stata, forse vorrebbe un cambiamento, o anche una nuova identità. Si è stancata di essere forte? Vorrebbe ricevere e non piu' solo dare? Sente di non aver avuto abbastanza? Sono tutte domande che possono essere elaborate all'interno di un setting psicoterapeutico, con un/una professionista che le ispiri fiducia. La saluto.