Dott.ssa Mirella Caruso

Dott.ssa Mirella Caruso

psicologo, psicoterapeuta.

Sono un ragazzo introverso non mi piace uscire e stare con tanta gente

Salve , suono il basso elettrico fin da quando ero piccolo , stavo sempre chiuso dentro la stanza a suonare , non mi piaceva uscire con gli amici , dopo che finiva l anno scolastico , tutta l estate stavo chiuso in una stanza a suonare ,ho avuto conflitti familiari , quindi mi piaceva stare dentro la stanza a suonare , ed era l unica cosa che mi dava piu colore alla vita ,la definivo un qualcosa di meraviglioso è speciale.. all eta di 14 anni . Sono un ragazzo introverso non mi piace uscire e stare con tanta gente , mi lego con poche persone .nel 2008 ho avuto un conflitto con mio padre e ha inciso sulla mia vita musicale ( unica forza che mi faceva superare difficolta..) da li ho comincato a credere che il mio amore verso la musica e finito , non riuscivo piu ad amare e a credere all amore per la musica , e non avevo piu la serenita mentale... comunque dopo 3 anni di sofferenza mentale atroce sono in cura con degli antidepressivi (cipralex) sono geneticamente predisposto alla depressione ( mio nonno ne soffre ) ho notato che quando leggo non mi deprimo e non mi stanco facilmente , e i pensieri di morte non c e ne sono , ma appena suono dopo un po mi sento stanco mentalmente , ho la pelle della faccia stanca e gli occhi mi si abbassano e mi diventano spenti , e mi sento pigro ( non ho voglia di fare nulla ) , quando suono con la band mi passano pensieri negativi . mi hanno consigliato di lasciare la musica e proseguire alla lettura e quindi allo studio , ma io non voglio far vincere la depressione , e voglio continuare con la passione del basso elettrico . aiutatemi a scegliere , perche la musica non la voglio abbandonare mi sono iscritto alla scuola Kandisky ( scuola di musica) per conoscere gente , e per diventare un bravo bassista ma sopra tutto per intaprenderlo un giorno come lavoro ( anche se e dura sceglierlo come lavoro al giorno d oggi ) ho voglia di lottare per diventare un bassista di mestiere ma ho paura per la depressione . ho cercato sul web e ho scoperto che la musica e antidepressiva , ma non ci credo . secondo me e una cosa strettamente personale quella della depressione , esiste la musicoterapia , ok ma io li ho provati di tutti i colori , la mia depressione e nata con la musica , assieme alla musica , e non distaccato da essa . quando mi do alla lettura mi sento bene , perche riesco a razionalizzare ,ma quando suono sto male dopo poi ho un ossessione per il basso elettrico .. cioe faccio modifiche al basso , c e sempre qualche regolazione che faccio allo strumento.. non sono mai soddisfatto!! e poi e successo che l ho rotto per insoddisfazione.. e ne compro un altro.. beh tutto questo e normale! Help Please! so che non e il massimo capire il problema via messaggio , dato che perora non posso permettermi di pagare uno psicologo ... in quanto l ultima volta ho pagato 70 euro... . comunque! fate che potete . grazie in anticip
Certo, non è facile capire la natura del problema da un messaggio e soprattutto al di fuori di una relazione terapeutica che permetta di osservare, ascoltare, verificare. Non scrive quanti anni ha e che tipo di problematiche si presentano con la sua famiglia. Vive ancora con loro? Ciò che si può intuire dal messaggio è come ci possa essere uno spostamento da problemiche relazionali con la famiglia, alla musica.Un blocco nel suo percorso di crescita. La sua depressione è nata con la musica in che senso? La musica non ha mai portato depressione, tutt'altro, come lei afferma, è usata in vari contesti come mezzo terapeutico. La musica la isola, lo allontana dalla famiglia? E quando suona per chi lo fa? Suo padre le ha proibito di suonare? O lei crede che la musica possa emanciparla? Come ha intuito, un percorso di psicoterapia sarebbe indispensabile, provi a rivolgersi alla Ausl della sua zona, qualcuno potrà accoglierla. Essere geneticamente predisposto a un disturbo non vuol dire necessariamente esserne vittima, ognuno di noi non ha scelto, dove nascere e quando, ma la responsabilità di accettare o rifiutare i condizionamenti sociali, familiari, relazionali, è del tutto personale. Lei ha una meravigliosa compagna che è la musica e saprà che la maggior parte degli artisti e’ stata affetta da un qualche disturbo psicologico (anche psichiatrico): le opere d'arte sono nate solo quando ha avvertito l’urgenza di uscire dal suo bozzolo e iniziato a comunicare con il mondo.