Dott.ssa Mirella Caruso

Dott.ssa Mirella Caruso

psicologo, psicoterapeuta.

figlio adolescente con scarsa socializzazione

Buongiorno, ho un figlio di quasi 12 anni che frequenta la seconda media. E' sempre stato un bambino molto selettivo, sia nelle abitudini alimentari e sia nelle amicizie. Riesce a legare con altri coetanei solo se condividono i suoi stessi interessi (costruzioni Lego, Pokemon, videogiochi creativi come Minecraft, ecc.). E' un bambino che sente molto il senso del dovere soprattutto a scuola, è sempre educato e preciso, non ama i giochi violenti (parlo di videogiochi) e lo sport, soprattutto il calcio, si è sempre rifiutato di giocare col pallone, anche a feste di compleanno organizzate in campi di calcio, lui preferiva stare in un angolo piuttosto che giocare (secondo me ha vergogna perchè non sa giocare, ma lui non lo ammette). Ha fatto altri sport (jiu-jitsu, piscina) ma mai con grande interesse. Di contro è un bambino che ama leggere, studiare ed ottiene ottimi risultati scolastici. I professori mi continuano a dire che a causa della sua timidezza, lui non lega con i compagni. Ha diversi amici fuori dall'ambito scolastico con cui socializza e gioca tranquillamente. L'ultimo incontro con i prof. mi ha fatto un po' preoccupare, io l'ho sempre visto come un bambino estremamente selettivo (cosa non sempre negativa), ma comunque tranquillo, non vorrei che invece questa situazione si debba attenzionare in qualche modo. Cosa mi consigliate di fare?

Gentile signora, un ragazzo che abbia un forte interesse per lo studio anzicché per i giochi che si fanno abitualmente, non sembra destare particolare preoccupazione: preferisce lo studio ed è selettivo nelle sue scelte. Tuttavia, è ben comprensibile la sua preoccupazione: mettersi in un angolo potrebbe a lungo andare portarlo a un isolamento eccessivo dai suoi compagni. Ha provato a parlargli per verificare come si sente, come vive questa situazione, se è frutto di una scelta ben consapevole oppure se la sente come una costrizione, come un' impossibilità a reagire diversamente?...Parla di un senso del dovere molto forte, credo che su questo punto lei potrebbe aiutarlo, parlandogli e cercando insieme di trovare comportamenti che abbiano la finalità esclusiva del gioco, del piacere in sé, del gusto di assaporare momenti insieme agli altri. Le persone timide, oltre alla paura del giudizio altrui, alla paura di sbagliare e di non essere adeguati, portano in fondo il grande bisogno di mostrarsi, di comunicare e anche di esibirsi. La pratica del teatro potrebbe aiutarlo.