Dott.ssa Mirella Caruso

Dott.ssa Mirella Caruso

psicologo, psicoterapeuta.

Attacchi di panico quando scoppiano petardi, palloncini, musica ad alto volume

Salve. Abbiamo un problema con nostro figlio. Si chiama Flavio e ha 5 anni. Ed è figlio unico. noi abbimo 40 anni. Allora, il bambino da tempo manifesta degli attacchi di panico in situazioni che hanno come comune denominatore lo scoppio di petardi, palloncini, o musica ad alto volume, insomma rumori comunqeu violenti. Le sue reazioni sono pianto e talvolta convulsioni o come all'ultimo capodanno vero e proprio terrore. Questi attacchi durano fino al perdurare dei rumori, a spesso quando questi cessano il bambino torna a giocare con gli altri come se non fosse successo nulla. noi continuiamo comunque a portarlo a feste e quant'altro ma non sò se stiamo sbagliando. Ovviamente parliamo con lui cercando di spiegargli e domandandogli di cosa esattamente ha paura. Lui dice che lo scoppio di palloncini o petardi gli fò tanto male alle orecchie. Abbiamo fatto fare anche delle analisi all'udito per vedere se aveva delle sensibilità particolari ma niente di tutto questo. Il nostro pediatra ha parlato di una forma di bassa tolleranza alle frustrazioni. Vi chiedo gentilmente un parere
Gentile Claudio, direi che è impossibile poter definire cosa succede a suo figlio senza osservare le manifestazioni sintomatiche che presenta in alcune situazioni e senza capire se questi "sintomi" siano legati a situazioni particolari o siano la risposta del bambino a un disagio interiore. Che cosa intende per attacchi di panico? E come si manifestano le convulsioni? Sono legate al terrore che prova il bambino in conseguenza a rumori violenti oppure sono scosse involontarie in tutto il corpo? Per procedere, penso sia opportuna una visita presso un neurologo che possa fare una diagnosi differenziale, perlomeno escludere l'insorgenza di un qualche disturbo di tipo organico. Se il bambino sta bene, sarebbe opportuno definire con uno/a psicoterapeuta, quali sono le frustrazioni che il bambino non riesce a tollerare.