Ho conosciuto solo ora l'AMORE

Buongiorno, spero davvero mi possiate aiutare... In breve, ho 36 anni, sono sposata da quasi otto anni. Io e mio marito stiamo insieme da 17 anni... Due bimbi, 6 e 5 anni... Credo (ed è questo credo il mio problema) di aver conosciuto solo ora l'AMORE. Frequento un uomo da otto mesi. O meglio, intrattengo una relazione con lui a distanza. Ci separano 300 Km. Parliamo moltissimo. Quest'uomo è il mio primo pensiero al mattino, il pensiero che mi accompagna tutta la giornata, il mio ultimo pensiero prima di addormentarmi. E di notte mi sveglio pensando a lui. SOGNO di poter avere una vita con lui... Se non lo posso sentire durante il giorno il mio umore cambia radicalmente. Sono nervosa e a tratti arrabbiata. E ne fanno le spese i miei bimbi. Credo di non amare più mio marito. Nutro rispetto e stima ma credo di non nutrire più amore. Non lo desidero e non voglio avere rapporti sessuali con lui. Vorrei poter stare solo con l'altro. Tutto questo mi fa stare male. Come faccio a dire a mio marito che non lo amo più? Lui conta molto su di me. E i miei bambini? Un'altra cosa, anche Roberto è sposato e sta attraversando una seria crisi coniugale. Anche lui sogna una vita con me, ma si ferma perchè teme di non poter più fare il padre. La moglie lo ha minacciato dicendo che farà il possibile per mettergli il bastone fra le ruote nel rapporto con la bimba. E poi, ovviamente, tutti i suoi famigliari lo dissuadono... Stiamo male entrambi perchè vogliamo stare insieme. Cosa possiamo fare? E' AMORE quello che sentiamo? Perchè se rappresentiamo l'uno la felicità per l'altro tutti ci negano di poterla vivere questa felicità? Ho bisogno di aiuto, ho bisogno di chiarezza... Grazie
Più che di amore mi pare si tratti di reciproca seduzione, la seduzione spesso utilizza finzioni senza rendersene molto conto è come se nel momento della seduzione la persona fingesse anche con se stessa convincendosi che la finzione è autentica. La seduzione fa parte della vita, la rende piacevole ma è meglio se si riesce non prenderla sul serio in quanto può far regredire la persona che la fa e chi la riceve.