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Dott.ssa Ada Caputo

Psicologa, Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale

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Dott.ssa Ada Caputo

Psicologa, Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale

  • Afragola

Alterno periodi di digiuni ad abbuffate senza controllo

Sono una ragazza di 23 anni e da circa 5 la mia vita è completamente cambiata. Quando finii il liceo venni abbandonata dai miei amici e non riuscii ad superare i test all'università. Caddi in una forte depressione che mi portò a pensare di non essere in grado di fare nulla. Dato che ero piuttosto grassa (quasi 90kg per 1.73m di altezza, 54 era la taglia dei miei jeans) decisi di dare una svolta alla mia vita e iniziai a mangiare diversamente, meglio, di sicuro, a pranzo e cena le porzioni erano minori, iniziai a fare colazione e non abbuffate di biscotti e grassi vari. Il Sabato e la Domenica invece (unici giorni in cui mio padre non lavora) mangiavo regolarmente primo e secondo. Questo mio percorso è stato lungo, i risultati si vedevano piano piano. Sono arrivata ad oggi ad essere dimagrita più di quanto mi ero prefissata e poi di quanto speravo. Ora peso 56kg e porto una 38/40, ho fatto tutto da sola, non mi sono mai affidata a nessun dottore. Negli ultimi due anni però ho iniziato a pensare che la mia non era più una semplice dieta ma un cambiamento di abitudini alimentari, ho iniziato ad informarmi di più, ad equilibrare il mio piano con i giusto alimenti e porzioni, e son diventata vegetariana. Ma parallelamente a ciò c'è la costante e pressante paura di ingrassare di nuovo, di riprendere tutto il peso perso, di vanificare tutti i sacrifici che ho fatto. Per evitare questo, se so che ci sono occasini particolari un giorno, a volte non mangio, digiuno o mangio molto poco e di conseguenza poi quando vado a mangiare normalmente mi sento male e il corpo si ribella. Prima avevo molto più autocontrollo e se non mangiavo quel biscotto o quella pizzetta che avevo davanti a me non mi dispiaceva. Ora invece ho proprio voglia di mangiare, sempre, costantemente, in piedi, seduta, a pranzo, cena, qualsiasi cosa mi capiti sott'occhio io la desidero e ne abuso. Ma poi mi sento in colpa, e sto male sia fisicamente che psicologicamente. Sono passata da un estremo ad un altro. La mia vita ora è concentrata sul cibo e sul fatto che mi fa paura qualsiasi cosa io mangio, ma due minuti dopo, quella stessa cosa la desidero e ne abuso senza controllo. Ieri sono andata ad un compleanno, ho digiunato a pranzo e la sera non mi sono sentita bene, tra conati di vomito e giramenti di testa, anche perché ho bevuto alcolici a stomaco vuoto, appunto. Non so più cosa fare, ma so di star sbagliando, ieri è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ora non ne posso più, cosa posso fare? Voglio tornare a essere quella di prima, voglio avere più autocontrollo, ora non ho più modo di cavarmela da sola. Grazie in anticipo.

Cara Mariapia sembra abbastanza chiaro che la risposta alla tua ricerca di aiuto risieda nella conquista di un nuovo e soprattutto definitivo equilibrio che naturalmente da sola ormai è molto difficile  trovare. Iniziare un percorso psicoterapeutico è un regalo, che dopo tanta sofferenza, puoi decidere di concederti per raggiungere quello stato di benessere psicofisico tanto desiderato, attraverso una guida esperta e accogliente. Probabilmente questo è bilancio momento ideale, in cui è presente quella motivazione necessaria per un cambiamento migliorativo, ti auguro di trovare la giusta dose di coraggio!

domande e risposte

Dott.ssaAda Caputo

Psicologa, Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale - Napoli

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