La mia bimba di quasi tre anni (li compie a giugno) piange quando un altro bimbo si avvicina troppo

Buongiorno, sono il papà di una bimba di circa tre anni che non dimostra interesse a giocare con altri bimbi...anzi quando un bimbo le si avvicina troppo per giocare lei si blocca e inizia a piangere cercando la consolazione della mamma. La mia bimba non va all'asilo nido e la sua giornata tipo prevede che la mattina la passi dai nonni causa lavoro dei genitori. Il nonno quasi tutte le mattine la porta a giocare nel parchetto vicino casa frequentato anche da qualche altro nonno con relativo nipotino. Alla mia bimba piace andare sull'altalena, sullo scivolo, correre sul prato, lanciare una palla...insomma tutto ciò che piace fare ai bimbi...semplicemente non le piace farlo insieme ad altri bimbi e se un bimbo le va vicino o la tocca per giocare lei si blocca e inizia a piangere...Se c'è una giostrina dove 10 bimbi stanno giocando lei sceglie quella dove non ci sono bimbi...Con gli adulti non manifesta nessun disagio. In parte attribuisco questo suo comportamento al fatto che non avendo frequentato un nido è cresciuta con persone adulte. A settembre la mia bimba inizierà la scuola materna e se da un lato non vedo l'ora che inizi per abituarla ad un contesto fatto di bimbi che giocano e si relazionano dall'altro lato sono molto preoccupato che questo suo carattere possa crearle disagio e problemi. Come possiamo aiutarla? Cosa possiamo fare di concreto?
Grazie.

Gentilissimo,

da quando è iniziata questa paura nei confronti dei pari? È un comportamento che mette in atto solo con i bambini oppure anche con gli adulti estranei? Posso consigliarle di andare con la bambina e la mamma insieme al parchetto, e affiancando la piccola, avvicinarsi agli altri bimbi senza mai lasciarla sola. Potete farlo in maniera graduale, e piano piano aumentare il tempo di permanenza. Per la bambina avere accanto la mamma e il papà che sono punti di riferimento potrebbe farla sentire più sicura e capace di esplorare e interagire con gli estranei. Vi consiglio inoltre, anche in vista del prossimo ingresso alla scuola dell’infanzia, di affidarvi a uno psicologo esperto dell’età evolutiva, che vi potrà essere di grande aiuto nella risoluzione del problema.