Mi sento cosi smarrita..
Cari Dottori, Da un po' di tempo mi sento smarrita e sento che alla mia vita manca di significato. Ho 34 anni e le mie giornate scorrono al ritmo di un lavoro talmente frenetico che mi toglie il gusto di curare un progetto con calma: corro senza sosta per produrre, sentendomi alla stregua di una macchina. Le mie amiche hanno tutte una relazione, e io sono rimasta l'unica single.
In tutto questo, ho i miei hobby e interessi, partecipo a vari corsi e associazioni e per me sono l'unico momento in cui sento la gioia di confrontarmi con persone che hanno i miei interessi, e con le quali sono nate delle piacevoli amicizie. Ma quando quegli incontri si concludono, ecco che mi sento di nuovo sola. Non lo ammetto facilmente, ma sento di volere un compagno e avere una famiglia. Invece, le interazioni con gli uomini diventano sempre più deludenti: persone sfuggenti e poco propense all'impegno mi hanno indotto a ridurre drasticamente le uscite con l'altro sesso, perché percepire tutta questa superficialità mi ha lentamente spenta sempre di più.
Ho provato anche a cercare una casa tutta per me, visto che ormai ho un lavoro stabile, ma poi mi chiedo: se vado via da casa dei miei, con cui ho almeno il piacere di sentire quel senso di famiglia, non soffrirò ancora di più la solitudine che già sento mia? Ho bisogno di un cambiamento ma non so proprio come fare, visto che i cambiamenti che vorrei sono soprattutto legati alla sfera affettiva. Ho paura di sentirmi sempre più alienata da tutto e di finire per vivere le mie giornate per inerzia.
Inutile dirvi che tutto questo sta avendo ovviamente anche conseguenze fisiche: sento un peso che mi schiaccia il cuore ed il respiro, mi sento affaticata.
Vi ringrazio intanto per l'attenzione, Un abbraccio.
Cara Francesca,
alle volte il senso di smarrimento che proviamo è proprio ciò che serve in quel momento per "svegliarci" da qualcosa che sentiamo non ci appartiene più. Leggendo ciò che scrive, immagino un mondo interiore ricco che fatica ad uscire e che è ben presente in lei. Mi chiedo, perciò, se non possa servirle un percorso terapeutico dove possa scoprire meglio quali sono queste possibili sfaccettature, quali riconoscimenti positivi può trovare in se stessa, che può interiorizzare, affinché si crei quel terreno fertile che può aiutarla a sentirsi anche lei accolta e con un posto nel mondo.
Qualora desideri iniziare questo percorso o abbia altri dubbi, resto a sua disposizione.
Un saluto,
Dott.ssa Alessandra Pace