Dott.ssa Alessia Savi

Dott.ssa Alessia Savi

psicologo, psicoterapeuta, consulente di parte

La mia vita è stata rovinata per sempre dalle umiliazioni degli altri

Ciao a tutti....non mi va di dire il mio nome, sono un ragazzo di 17 anni, che sta vivendo un periodo di grande dolore. A dire il vero penso di aver sofferto tanto per la vita : gli altri mi hanno sempre umiliato e fatto del male. E' per questo che li evito e tendo ad avere pochi amici. Da bambino ero talmente basso da essere scambiato per uno più piccolo della mia età, e ricordo che all'inizio la cosa mi faceva piacere , perché in questo modo potevo suscitare tenerezza negli altri (soprattutto negli adulti..). Col tempo ho iniziato, però, a odiare il mio corpo : a vederlo deforme, ossa troppo piccole e ripugnanti..La verità è che sono stanco di essere ''visto'' come un bambino, anche perché il mio essere bambino non genera più tenerezza negli altri. Anzi , gli altri si approfittano di questa cosa : i miei coetanei, sapendomi più debole fisicamente, mi feriscono. A capodanno sono stato vittima di scherzi goliardici di pessimo gusto. Mi hanno fatto dei tagli e chiusi in un armadio. Mi è stato detto, anche da parte di mia sorella, di essere uno sfigato, un handicappato, un gay. E non riesco proprio a dimenticare i suoi insulti.In generale provo un senso di inadeguatezza, è come se mi ritenessi una persona incapace sia fisicamente sia mentalmente di stare con gli altri, esteticamente ripugnante, socialmente un inetto. Mi odio... e quando vedo gli altri , e la loro bellezza, e i loro muscoli mi sento depresso e tristissimo. Mia madre vorrebbe che io avessi delle spalle larghe, e quando fa dei confronti con i miei coetanei, io mi sento come se non valessi niente : gli altri, per il semplice fatto di essere belli, ricevono più attenzione e hanno più amicizie, hanno delle relazioni belle e profonde. Io non ho relazioni con nessuno, perché non vengo accettato : gli altri provano o indifferenza verso me oppure vorrebbero distruggermi...ed umiliarmi. Come se non bastasse a 16 anni ho iniziato a sentirmi omosessuale, e da allora le mie paure nei rapporti con gli altri sono aumentate : ho paura di mostrare la mia affettività , per questo congelo completamente le mie emozioni, e mi sento continuamente giudicato dall'altri per questa mia diversità. Un altro fattore che mi porta ad evitare gli altri. Ci sarebbero tante cose da dire. Dico solo che ho cercato di avere delle relazioni omosessuali, ma solo sessuali, niente amore, niente emozioni... e questo non ha fatto altro che lasciarmi un vuoto ancora più grande dentro. Vado da uno psichiatra da tempo, e non so .... non so... la mia vita è stata rovinata per sempre dalle umiliazioni degli altri, non so a quanto possa servire. ormai la mia personalità è questa, nessuno mi può cambiare.

Ciao!

Leggendo la tua lettera ho avvertito molto forte la tua profonda sofferenza e solitudine, e mi colpisce molto che anche in famiglia tu non senta il sostegno di cui avresti bisogno. Da quello che scrivi gli altri non ti hanno di certo reso la vita facile… d’altra parte sembra che anche tu contribuisca a questo gioco. Non mi fraintendere, non ti sto dicendo che ti sei cercato le umiliazioni e gli insulti,… mi sto riferendo al fatto che tu stesso dici di evitare gli altri: “ho paura di mostrare la mia affettività , per questo congelo completamente le mie emozioni, e mi sento continuamente giudicato dall'altri per questa mia diversità”. Quello che volevo dirti è che quindi forse, il tuo evitare gli altri - quale forma di difesa dalla sofferenza che potrebbe generare un ennesimo rifiuto - può contribuire esso stesso al tuo essere e sentirti triste e solo.

Mi colpisce che tu scriva “gli altri, per il semplice fatto di essere belli, ricevono più attenzione e hanno più amicizie, hanno delle relazioni belle e profonde”. Caro ragazzo, pensi davvero che solo le persone belle esteriormente abbiano diritto di avere qualcuno accanto? Vorrei invitarti a fare un’indagine: guardati intorno ed osserva gli altri nei più diversi contesti (casa, scuola, palestra, oratorio, ..): davvero tutte le persone belle esteriormente sono felicemente in relazione con gli altri mentre quelle brutte no??!!

Quando dici “Io non ho relazioni con nessuno, perché non vengo accettato..”, credo caro ragazzo che il primo a non accettare te stesso sia proprio tu! Quello che potresti fare dunque, magari con l’aiuto di un esperto psicoterapeuta, è iniziare a guardarti dentro, affrontare le tue paure e insicurezze, combattere il tuo vittimismo e passivismo (“ormai la mia personalità è questa, nessuno mi può cambiare”) e cominciare ad apprezzarti nei tuoi aspetti negativi e positivi.. perché sono sicura che ne hai molti, a cominciare dalla tua sensibilità!!. Solo così potrai porre in atto un cambiamento in maniera attiva e costruttiva! Buon lavoro!