Dott.ssa Alessia Savi

Dott.ssa Alessia Savi

psicologo, psicoterapeuta, consulente di parte

Sento che ogni persona mi odia, perfino i miei amici più cari

Vorrei ben capire cosa mi succede, sento che ogni persona mi odia perfino i miei amici più cari anche quando si dimostrano vicini a me, ogni volta che vengo insultato anche per gioco prendo tutto molto seriamente e faccio il mio meglio per essere una persona buona e gentile infatti la mia pazienza viene sempre riconosciuta. Mi faccio i complessi di una ragazzina e tendo a spaventare gli altri raccontandoglieli o penso di spaventarli anche perché glielo dico dopo poco che ci conosciamo. E tutto questo si riflette nella mia vita sentimentale rendendomi totalmente incapace a prendere un contatto diretto con le ragazze, proprio perché tendo a spaventarle,anche se sono un bel ragazzo tendo a nascondermi dietro le chat per paura dei giudizi, ma anche li mi sento costantemente guardato e sotto osservazione dagli altri. Mi sento totalmente fuori luogo con i miei amici maschi soprattutto quando parlano di ragazze “gnocche“ perché non vedo niente di eccitante in una ragazza senza capire effettivamente che persona sia veramente. Mi sento completamente spaesato e di odiarmi nel più profondo perché cerco sempre la conferma di ciò che dico negli altri rendendoli direttamente partecipi di ciò che sto pensando e delle turbe mentali che ho. E penso che se continuo in questo modo mi troverò solo e senza nessuno che mi sopporti se non per pietà, se questo non è già successo, e scrivo tutto questo con la voglia sia di sfogarmi e cercare il contatto con altre persone che per cercare un aiuto, un consiglio

Caro Dario,

da quello che scrivi mi sembra di capire che proietti molto le tue insicurezze sugli altri..quando si è insicuri si cerca ogni appiglio che arrivi dall'altro come conferma o disconferma a quello che si pensa, si sente, si vive.. insomma a se stessi. Fin quando ci appoggiamo agli altri per cercare qualcosa che possiamo trovare solo dentro di noi, questa insicurezza non può che alimentarsi, e renderci più dipendenti e passivi nei confronti della vita e del mondo.

Mi colpisce poi il tuo modo di dare conferme alla tua paura di non essere amato  " tendo a spaventare gli altri raccontandoglieli o penso di spaventarli anche perché glielo dico dopo poco che ci conosciamo" ..in qualche modo è più accettabile partire dall'idea che non si è accettati dall'altro e fare di tutto per dimostrarlo piuttosto che, essendo semplicemente se stessi e accettando di entrare in relazione con l'altro, farsi vedere come si è, tollerando il rischio che si può piacere all'altro come no..

Stare bene con se stessi, vuol dire accettarsi per come si è, accettare che si è diversi dagli altri e che questo non è necessariamente un male " Mi sento totalmente fuori luogo con i miei amici maschi soprattutto quando parlano di ragazze “gnocche“ perché non vedo niente di eccitante in una ragazza senza capire effettivamente che persona sia veramente."

Penso che tu abbia una grande sensibilità e che debba usarla per farne la tua forza.

Con l'augurio di prendere in mano la tua vita in modo più assertivo.