Dott.ssa Alessia Scipioni

Dott.ssa Alessia Scipioni

psicologo, psicoterapeuta, psicodiagnosta

Mio figlio non riesce a relazionare e socializzare con bambini della sua età

Salve, mi chimo Eliana ho un figlio 3 anni e mezzo,molto dolce,affettuoso e che non ha alcun problema di socializzazione con gli adulti. il suo problema invece nasce quando deve relazionarsi con bambini della sua età,che siano compagni di scuola o bambini incontrati al parco. Quando si trova a dover interagire con loro 1. assume un atteggiamento negativo: fa lo sbruffone,parla in dialetto e dice parolacce; 2. se un bambino gli chiede di giocare puntualmente rifiuta e se ne va'; 3. quando con il mio aiuto partecipa a giochi di gruppo tende a dare fastidio agli altri bambini per esempio se giocano alle costruzioni lui arriva e distrugge il lavoro degli altri; 4. tende a non difendersi quando viene picchiato rimane fermo a subire senza reagire o difendersi tutti portano questi atteggiamenti fanno si che gli altri amichetti compresi quelli di scuola non vogliono giocare con lui e tendono ad emarginarlo. Ho cercato più volte di spiegargli che non deve comportarsi in questo modo lui risponde cambiando discorso. Tutto questo mi dispiace e mi fa soffrire perchè,come ho già detto,è un bambino dolce,affettuoso e sensibile che purtroppo rischia di essere emarginato. Cosa posso fare per aiutarlo? Grazie anticipatamente per i consigli che vorrete darmi

gentile Eliana, comprendo la sua preoccupazione e il suo disagio, probabilmente avrete vissuto anche situazioni in cui si sarà imbarazzata o arrabbiata per questo. Il consiglio che le posso dare è cercare di capire le motivazioni di questo comportamento, ma con un bambino di 3 anni e mezzo non si può intavolare un dialogo, una conversazione come tra adulti. I canali comunicativi devono essere altri, primo fra tutti il gioco, poi il disegno, fino alle favole, insomma deve cercare di parlare la lingua del suo bambino, e cercare di intuire in questo modo quali potrebbero essere le sue difficoltà con i pari. Se, come dice, con gli adulti non ha problemi di socializzazione il problema è specifico, si lega a dinamiche con i coetanei quali la competizione, il gioco, il possesso ecc.... Inoltre alla sua età è davvero presto per dire se questa difficoltà lo potrerà all'isolamento e all'emarginazione, come lei dice di temere, cerchi di ridimensionare questa sua aspettativa negativa, vedrà che anche suo figlio ne trarrà giovamento, dal momento che a volte le aspettative di una mamma influenzano implicitamento il comportamento ed i pensieri del proprio bambino. in bocca al lupo per tutto un saluto affettuoso