Dott.ssa Alessia Scipioni

Dott.ssa Alessia Scipioni

psicologo, psicoterapeuta, psicodiagnosta

Ho intrapreso una relazione con un ragazzo affetto da bipolarismo maniacale

Buonasera,sono Eleonora...ho una storia molto lunga e complicata da raccontare ma cerchero' di farlo nel modo piu' coinciso. ho intrapreso una relazione con un ragazzo affetto da bipolarismo maniacale 3 Tso 2 mesi di ricovero in psichiatria (non ancora dimesso) perche' sospettano pure schizofrenia paranoide..e stato trasferito in medicina d'urgenza dove è attualmente ricoverato per intossicazione da farmaco ha contratto la sindrome di Dress.Sono molto avvilita da questa situazione nonostante molto preoccupante.continuo a sperare che sia solo un brutto sogno e che prima o poi tutto torni come prima...preciso che lui in tutto questo decorso ospedaliero ha deciso solo ora di vedermi...Sembra tranquillo e risponde in modo lucido e logico alle mie domande ogni volta che lo sento oltre dimostrarmi affetto come da tanto tempo non accadeva.Mi chiedo se si sta trattando solo di un breve periodo di pace e se poi una volta dimesso dall'ospedale le cose si complicheranno nuovamente, aggiungo che in questi due mesi sto soffrendo moltissimo passo da stati euforici a depressivi nell'arco di poco tempo,non ho appetito soffro di insonnia...e la mia dottoressa di base pensa che abbia un esaurimento nervoso incorso dice che sono dimagrita troppo e non è dovuta alla tiroide nonostante io ne soffra tsh ft3 e ft4 sono tutti regolari sospetta inoltre in me che sono affetta dalla dipendenza affettiva, mi ritrovo in alcune cose ma soprattutto nella personalita' borderline..cosa devo fare sto impazzendo non ditemi di lascirlo perdere perchè al solo pensiero sto malissimo e ho pensieri suicidi... grazie

salve Eleonora, la situazione è abbastanza complessa, sia sul versante relazionale che su quello soggettivo-individuale. Innanzitutto le consiglio di informarsi bene sul disturbo bipolare da cui è purtroppo affetto il suo compagno, sembrerebbe anche in forma piuttosto grave. E'una malattia difficile, soprattutto per le continue oscillazioni dell'umore, da cui il nome clinico "bipolare", soprattutto per chi sta accanto ad una persona con una sofferenza così profonda può essere davvero drammatico. L'importante è la cura, farmacologica e psicoterapeutica, col tempo le cose possono anche stabilizzarsi, ma il lavoro deve essere continuo. Per lei personalmente cosa possiamo fare invece? lei come si vede? socuramente riconosce le sue attuali difficoltà, sia emotive sia fisiche, il parere del medico di base mi sembra significativo, per cui forse varrebbe la pena che anche lei si costruisse uno spazio di riflessione su di sé, intraprendendo una psicoterapia individuale. In bocca al lupo per tutto un caro saluto