Dott. Alessio Orlando

Dott. Alessio Orlando

psicologo, psicoterapeuta, consulente sessuale

E' sempre stata molto attaccata al padre, anzi spesso sembra quasi io non esista

Buongiorno! Ho una bimba di 3 anni e mezzo ed un bimbo di 22 mesi. La bimba è sempre stata molto attaccata al padre, anzi spesso sembra quasi io non esista. Non nascondo che il rapporto tra me e mia figlia è comunque migliorato con il passare dei mesi. Il maschietto è sicuramente più coccolone con me ed è però ''pappagallo'' della sorella. Lei piange, lui piange. Lei fa i capricci, lui fa i capricci. Lei ride, lui ride. La bimba quando decide di fare la brava è una bambola ma spesso è capricciosa. In particolare se in casa ci sono io e mio marito, la femminuccia sembra trasformarsi. Io e mio marito abbiamo spesso discusso sull'educazione dei figli. Prima eravamo concordi nel mettere in atto una educazione severa poi le cose sono andate diversamente. Mio marito è più permissivo ma se ritiene giusto è anche molto deciso e non molla la presa. È più tranquillo in generale. Io tendo ad essere più quella del ''no'' ma poi mi esaurisco prima e perdo la pazienza. Tutto ciò ha messo in crisi anche il matrimonio. Entrambi i bimbi, ma specie la femmina, quando vengono sgridati reagiscono sfidandoci. La bimba per ogni cosa che non ottiene diventa un piagnisteo. Il bimbo diventa ''indemoniato'' se non ottiene quello che vuole. Inoltre, la bimba difficilmente ha un sonno sereno. Sogna molto, si lamenta, parla, piange. La soluzione a tranquillizzarla è poi portarla nel lettone in piena notte. Ovviamente di notte chiama il più delle volte il papà. Cosa si può fare per far invertire la tendenza? Preciso che mio marito è molto presente e non si tira indietro per qualunque cosa con i bimbi. Datemi qualche suggerimento. Grazie. Angela Z.

Gent.le Angela

In genere l'arrivo dei figli smuove molto dentro di sè, ma sollecita soprattutto gli equilibri della coppia, e mi sembra che in questa fase voi stiate facendo il possibile per riadattarvi! Con due figli così piccoli non è per niente facile e ci possono essere fisiologici momenti critici.

Ad un primo livello sarebbe importante trovare uno stile educativo condiviso, in cui ognuno dei due genitori sente l'altro come un alleato importante (e non come quello più o meno bravo). I bambini sentono le crepe in questi meccanismi e mettono a dura prova i genitori! 

Ad un altro livello ognuno riattiva, con la genitorialità, un mondo interno legato all'esperienza relazionale genitore/figlio, pertanto, come immaginerà, non è per niente facile, a priori, dare una lettura univoca alla sua storia. Sento che comunque questa figlia, che sembra preferire suo marito a lei, la mette in crisi e un pò la faccia sentire inadeguata, a volte rifiutata.

Banalizzando: le femminucce potrebbero preferire di più il papà ad una madre? Può darsi, ma il mio consiglio è di non fermarsi alle cose banali. I figli, paradossalmente, permettono ai genitori di crescere di più. Pertanto, si confronti molto con suo marito per diventare una buona squadra di genitori (non perfetta, è impossibile!) e, se vuole, provi a confrontare i suoi dubbi chiedendo una consulenza ad  uno psicoterapeuta, meglio se ad indirizzo sistemico relazionale.

Resto a sua disposizione per ogni eventuale chiarimento

Buona giornata