Non riesco più a vivere

Ho 23 anni, sono uno studente di ingegneria al primo anno fuoricorso. Scrivo qui perché sono arrivato al limite sotto tanti punti di vista. Inizio con il dire che ho iniziato questa facoltà più per i soldi (sempre stato povero) e per il titolo che per passione (un minimo c'è). Non sono mai stato uno studente modello anzi avevo voti bassi sia a matematica che fisica. Tuttavia per via della mia testardaggine mi sono messo in gioco e dopo tanti sforzi sono riuscito a dare tutti gli esami propedeutici (analisi 1/2 fisica chimica ecc) e mi ritrovo con 12/20 esami totali. Tuttavia la media è abbastanza bassa (22/23). Purtroppo la mia motivazione è crollata ma non vorrei sprecare tutti questi anni di sacrifici. Sento che il tempo passa ma io non riesco ad essere felice e che la vita mi stia sfuggendo dalle mani. Già da un paio di anni non riesco più a sopportare le mura di casa e i miei fratelli. Non riesco più a vivere in questa casa e a concentrarmi per i miei obiettivi. Sento il disperato bisogno di andarmene di casa. Oltre al disagio psicologico si aggiunge un problema un pò insolito ma abbastanza grave che tuttavia i miei sottovalutano. Siamo circondati da tanto (400mq) eternit e vivo con la paura (fondata) costante che un giorno possa soffrire di qualche patologia respiratoria. I costi per rimuoverlo sono eccessivi. Mi sento deperire in questa casa. In più si aggiunge il fatto che sono basso 1,68 con i piedi grandi e questo non fa che aggiungere brodo alla mia disperazione. Sicuramente un percorso psicologico potrebbe aiutarmi ma non ho soldi e senza girarci intorno un percorso viene minimo 2/3k. Quello che chiedo è un consiglio da gente esperta del campo per aiutarmi a fare ordine nella mia vita. So che pretendo molto ma anche una piccola mano potrebbe aiutarmi. Vorrei solo essere felice ed essere soddisfatto di quello che faccio. Ormai la mia vita sembra un continuo lottare con i mulini a vento, piena di disperazione e poche soddisfazioni.

Buongiorno Francesco. Sarebbe interessante indagare l’origine della sua insofferenza verso la famiglia e le mura di casa come prima cosa, andando a trovare il punto di svolta che ha determinato il cambiamento nel suo modo di vivere la quotidianità in casa. In parallelo, trovare la funzione che il suo disagio ha potrebbe essere cruciale per capire su cosa agire per raggiungere uno stato mentale che le consenta di tornare a vivere con livelli di stress e di “disperazione” (come dice lei) nella norma.
Una valida, seppur temporanea, alternativa ad un percorso psicoterapeutico è rappresentata dai consultori, in grado di offrire sostegno psicologico al singolo nella maggior parte dei casi in modo gratuito. Potrebbe essere un primo modo per iniziare a entrare in contatto con le aree di vita che le causano sofferenza ed esplorarne il contenuto più profondo.
Le auguro di trovare la soluzione più adatta a lei e mi rendo disponibile per un futuro consulto.
Cordialmente,
dott. Alfonso Panella.

domande e risposte

Dott.Alfonso Panella

Psicologo e psicoterapeuta individuale, di coppia e familiare - Varese - Alessandria - Novara - Pavia - Piacenza - Genova - Milano

  • Ansia
  • Attacchi di Panico
  • Depressione
  • Problemi di coppia
  • Terapia di coppia
  • Disturbi sessuali
  • Dipendenza affettiva
  • Depressione e disturbo bipolare
  • Disfunzioni Sessuali e disturbi del desiderio sessuale
  • Disturbi dell'umore
  • Ansia da prestazione e disfunzione erettile
  • Difficoltà di autostima
CONTATTAMI