Perché improvvisamente nella nostra vita abbiamo paura di non riuscire a vivere?o di non voler viver

Sono un ragazza, abbandonata quando era piccola dai genitori biologici, e successivamente adottata, convivo con un senso di vuoto enorme a causa dell'abbandono biologico... Della mancanza di riconoscimento somatico tra la famiglia e me, l'aver lasciato i miei cugini biologici (la parte più importante della mia vita) è che non sento da quasi 10 anni.
Con il passar del tempo, questo dolore covato ha iniziato ad uscire fuori, lasciando dentro di me un vuoto, che ho iniziato a riempire tramite il cibo.. E poi vomitando per mi sentivo "pesante", quindi ho iniziato a soffrire di bulimia da circa 2 anni e mezzo, ultimamente sta diventando ingestibile, ogni crisi è sempre più forte.. Inizio a mangiare cose crude, (carne, pasta brisee ecc)
La cosa mi spaventa di più, non è la perdita di controllo della situazione cibo, ma i pensieri che ho quando succede...
Inizio a pensare di non poter vivere più così, di non voler più vivere in generale, che tanto non riuscirò mai a stare meglio, e che forse neanche voglio stare meglio.. La bulimia ormai è una mia compagna fedele, e se perdessi anche lei.. Anche se mi sta distruggendo, sarei sola con me stessa, e mi spaventa molto questa cosa, molto.
Ho varie volte pensato di farla finita, molte volte ho scritto lettere di addio, che ancora ho conservato, nel caso.. Bhe..
Mi impongo sempre una data, se non riesco a stare meglio entro tot giorni, lo farò.
Poi mi succede sempre qualcosa, è smetto di avere questi pensieri..
Ma poi mi succede una cosa più grave, ogni volta di più ( l'ultima è stata un abuso) e allora I pensieri tornano, e sempre più forti, sempre più forti...
E io non ne posso più, ne di me, ne di questi pensieri, e ne di tutta la mia vita, vorrei semplicemente non essere così, e non recare fastidio a nessuno.
Sono già seguita da una psicologa, ma ancora non sono riuscita a parlarle dei pensieri intrusivi, non so come iniziare il discorso senza tremare o avere il cuore a mille (quando parlo di me, mi succede sempre)
Vorrei solo essere una persona normale..
Consigli?

Buongiorno Perola. Il fatto che abbia trovato la forza di scrivere qui e di rivolgersi a una psicologa mostra la sua forza, che forse lei stessa fatica a vedere. Il fatto che ogni volta rimandi i pensieri suicidari credo poi sia indice di una sottostante voglia di vivere che spinge, vista anche la sua giovane età.
Potrebbe poi chiarire alla sua terapeuta proprio il fatto che fatica a parlare di se stessa dal vivo, potrebbe essere un punto di partenza dal quale indirizzare la terapia verso un percorso che la agevoli in questo senso.
Non perda la fiducia nella collega e nel percorso che sta facendo: la terapia purtroppo non agisce come una bacchetta magica, ma richiede un percorso da prendere con pazienza. I risultati poi si faranno vedere con il tempo, tenga duro.
Se in futuro volesse un secondo parere, sono disponibile anche online.
Cordialmente, le auguro un buon percorso.
dott. Alfonso Panella.

domande e risposte

Dott.Alfonso Panella

Psicologo e psicoterapeuta individuale, di coppia e familiare - Varese - Alessandria - Novara - Pavia - Piacenza - Genova - Milano

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