Genitori non accettano la mia relazione.

Salve, ho bisogno di un parere poiché sono veramente esausta. Sono una ragazza di 23 anni e da circa 1 anno e mezzo intrattengo una relazione con un uomo di 51. Lui è separato con due figli adolescenti. Questa relazione l'abbiamo sempre vissuta di nascosto per paura della reazione dei miei genitori. Con quest'uomo ci conosciamo da più di 6 anni, siamo sempre stati amici anche perchè io ero fidanzata con un mio coetaneo. Ho sempre pensato che questo sentimento sia arrivato e cresciuto col tempo. Insieme siamo molto felice e la differenza d'età non la percepiamo minimamente. Ormai eravamo stanchi di vederci di nascosto e volevamo anche iniziare una vera vita futura così ho deciso di dirlo ai miei la scorsa settimana. Purtroppo si è scatenata la reazione che immaginavamo, anche se posso capire che da genitori è difficile comprendere questo tipo di rapporto. Hanno detto che siamo una vergogna, facciamo schifo, non potranno mai accettare questa situazione e non dovevamo mai iniziarla perchè posso scegliere di chi innamorarmi. Per colpa mia in questi giorni non dormono e piangono continuamente. Hanno pure insinuato che io non li amo sennò non gli avrei mai causato un dolore così grande. Secondo loro io non potrei mai essere felice con una persona separata e con tanta differenza d'età. In questi giorni, nonostante i grandi sensi di colpa, abbiamo deciso di continuare la nostra reazione. Domenica, dopo gli ennesimi sensi di colpa da parte dei miei, lui non ce l'ha fatta più è ha deciso di lasciarmi con la motivazione che mi ha rovinato la vita, il rapporto con i miei genitori, loro hanno ragione nel sostenere che non è alla mia altezza e senza di lui sarò felice. Sto passando dei giorni terribili, piango, non riesco a mangiare e dormire. Mi sento abbandonata da tutti, specialmente da lui che un paio d'ore prima diceva di essere sempre al mio fianco. Ho dei forti sensi di colpa nei confronti dei miei che, nonostante sanno che mi ha lasciata e di cui ne sono felici, ancora continuano a dirmi che stanno male. E mio padre afferma che non è vero che sto male poichè è impossibile provare dei sentimenti per una persona così grande. Mi sento distrutta, e totalmente abbandonata dalla persona che affermava di amarmi.

Buongiorno Fiore. Non è raro che i genitori risultino essere intrusivi nelle relazioni dei figli allo scopo di tutelarli e cercare di proteggerli da situazioni che ritengono essere non adatte per i figli. Partendo da questa base, ogni genitore sviluppa poi reazioni differenti, che portano all’instaurarsi di confronti e dialoghi diversi.
Ciò che potrebbe essere utile in questo momento alla vostra famiglia è un percorso con uno psicologo in uno spazio protetto in cui avere un confronto non giudicante e costruito insieme ad una figura in grado di accogliere, osservare e portare ai vostri occhi i bisogni che stanno dietro alle difficoltà emerse in questa situazione.
Questo tipo di percorso potrebbe anche aiutarla a esplorare il significato che lei attribuisce alle relazioni intime, arrivando così a comprendere meglio il suo funzionamento in questo ambito per gestire eventuali relazioni future.
Se lo ritenesse utile, mi rendo disponibile anche online per un percorso di questo genere.
Cordialmente,
dott. Alfonso Panella.

domande e risposte

Dott.Alfonso Panella

Psicologo e psicoterapeuta individuale, di coppia e familiare - Varese - Alessandria - Novara - Pavia - Piacenza - Genova - Milano

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