Mi sento in colpa per la morte di mio padre

Salve. Il mio è un pensiero fisso ormai da quando mio padre è venuto a mancare. Mio padre purtroppo è morto a causa del Covid. E diciamo che, nonostante per ovvie ragioni non abbiamo potuto salutarlo per l'ultima volta ne tanto meno stargli vicino durante la sua permanenza in ospedale, ho superato in parte questo aspetto di un lutto così complicato. La cosa che però più mi tormenta è questo senso di colpa perché mi reputo responsabile del contagio di mio padre. È stata una leggerezza la mia perché quest' estate ho permesso a mio nipote di passare un pomeriggio con i suoi amichetti da noi. Il giorno dopo questo bambino ha avuto la febbre e non ho dato peso a questo pensando che il bambino si fosse raffreddato facendo il bagno in piscina. Altrettanto la madre che si è preoccupata solo quando l amichetto è risultato positivo. Ovvio poi che ci siamo contagiati tutti. Mio padre essendo immunodepresso non cè l ha fatta. I miei familiari non mi hanno mai detto direttamente qualcosa anzi mi hanno tranquillizzata dicendo che non potevo saperlo ecc...ma le frecciatine e frasi rivolte a mia cognata feriscono me, è come se le dicessero a me perché ho permesso io di farli venire. Loro ritengono responsabili mia cognata e mio nipote per la morte di mio padre, ma in realtà la colpa è mia perché se non fossero stati invitati da me, o meglio da mio marito con il mio consenso, non sarebbe successo niente. Devo dire che di base c era poi un antipatia nei confronti loro e questa tragedia ovviamente ha fomentato questo sentimento e ogni volta che loro ne parlano male o dicono che sono stati loro a uccidere mio madre io inevitabilmente mi sento uno schifo e chiedo perdono a mio padre da lassù. Come posso superare il mio dolore?

Buongiorno Serena. Il senso di colpa dopo la morte di una persona cara è un sentimento che non è raro emerga nelle persone e in diversi casi fa parte del processo che porta all’elaborazione del lutto, fondamentale per comprendere e superare il dolore che proviamo. Stando a quanto scrive, ha a disposizione diverse risorse famigliari su cui basarsi e con le quali confrontarsi e sono la prima arma contro queste situazioni spiacevoli: parli con loro, si apra e si dia tempo, tutto quello che le serve.
Comprendo comunque come questi pensieri possano crearle disagio nella vita di tutti i giorni e potrebbe esserle utile anche un confronto con uno psicologo per valutare gli effetti che il lutto ha avuto sulla sua vita emotiva e relazionale, in modo da considerare un eventuale percorso con degli obiettivi condivisi.
Se le ritenesse utile, mi rendo disponibile anche online per un percorso di questo genere.
Cordialmente,
dott. Alfonso Panella.

domande e risposte

Dott.Alfonso Panella

Psicologo e psicoterapeuta individuale, di coppia e familiare - Varese - Alessandria - Novara - Pavia - Piacenza - Genova - Milano

  • Ansia
  • Attacchi di Panico
  • Depressione
  • Problemi di coppia
  • Terapia di coppia
  • Disturbi sessuali
  • Dipendenza affettiva
  • Depressione e disturbo bipolare
  • Disfunzioni Sessuali e disturbi del desiderio sessuale
  • Disturbi dell'umore
  • Ansia da prestazione e disfunzione erettile
  • Difficoltà di autostima
CONTATTAMI