Dott. Andrea Napolitano

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Dott. Andrea Napolitano

psicologo, psicoterapeuta, ipnologo clinico

Quando litigo con il mio ragazzo sono aggressiva e violenta

Salve, Diverse volte litigavo con il mio ragazzo, in questi litigi io gli tiravo schiaffi oppure pugni alcune volte lui rispondeva altre volte non rispondeva , queste mie reazioni erano dovute a mancate attenzioni da parte sua. L'ultima litigata è dovuta perché lui mi aveva fatto una richiesta di matrimonio; dopo tre giorni lui mi dice che quella richiesta si riferiva a quando io sarò laureata e avrò un lavoro, la mia reazione a tutto : ho reagito malissimo, non ho trattenuto la mia rabbia e ho tirato uno schiaffo dopo un altro al mio ragazzo, lui ha chiamato la polizia poi i suoi genitori, nel momento che sono arrivati i suoi genitori lui mi dice che finita ;da quel momento lui non vuole sapere niente di me e dice che ho bisogno di cure dicendomi che il nostro rapporto è malato che è meglio lasciarmi adesso;decidendo di scomparire dalla sua vita ,dopo tre anni di relazione e due di convivenza... Io ammetto che ho sbagliato ad alzare le mani in una relazione non bisogna assolutamente... In questo momento sono dispiaciuta di avere perso una persona che amo.. non so come farli cambiare idea,non so cosa posso fare per me stessa? non so se sono veramente depressa?

Gentile Manal, la sua delusione per la rottura delle promesse matrimoniali da parte del suo fidanzato è comprensibile e dev’essere stata molto dolorosa. Altrettanto comprensibile, quindi, è la rabbia che ne è scaturita. Purtroppo quello che si è rivelato nocivo e controproducente è stato il passaggio dalla rabbia come sentimento all’aggressività come azione. Se da un lato è immaginabile che il suo fidanzato abbia bisogno di prove d’amore e di pentimento molto importanti prima di pensare di eventualmente ricominciare la relazione, d’altra parte è ancor più urgente che lei cominci a lavorare su di sé per gestire meglio i prossimi vissuti di rabbia, quando dovessero presentarsi. Sarebbe fondamentale quindi lavorare sia per comprendere l’origine ancestrale della sua tendenza ad arrabbiarsi e a rispondere aggressivamente (al di là di questo singolo episodio), sia per convogliare in maniera diversa l’energia rabbiosa in modo tale che non finisca con lo scaricarsi sul suo interlocutore, ma trovi bersagli o modi di esprimersi più adeguati, evoluti e soddisfacenti. Se desidera approfondire, la prego di sentirsi libera di telefonarmi: potrei riceverla per un primo incontro gratuito ad Albignasego, in modo da valutare insieme se io possa essere il professionista adatto a lei per intraprendere un eventuale percorso psicoterapeutico. In ogni caso, le porgo i miei più cordiali saluti e sinceri auguri di buona Vita.

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