Professore Angelo Rovetta

Professore Angelo Rovetta

psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista

Mi sento in colpa per la scomparsa di mio marito

Buongiorno,ho perso mio marito dieci mesi fà,non riesco a rassegnarmi,prima del infarto era stato operato alla gola e non parlava,mi sento in colpa per non aver capito la su soffernza,poi qqundo dovevo medicarlo qualche volta gli ho detto sono stufa non ce la faccio più.adesso ripensando a tutto questo ho un gran senso di colpa che mi rode dentro tuutto il giorno en più non sono stata mai affettuosa nei sui confronti.vorrei morire anch'io.grazie per la risposta

Gentile Annamaria,

come ha sperimentato con la vicenda di suo marito, la sofferenza e il dolore, soprattutto fisici, sono del tutto personali, così come il percorso del vivere. Non resta che contemplare, di fronte alla morte, con rispetto e partecipazione il destino del singolo. Niente sensi di colpa, comunque, dal momento che quando si deve aiutare una persona gravemente malata e in pericolo di vita, si attuano processi di difesa: il sentimento prevalente è quello di allontanarsi, di fuggire dalla sofferenza. Anche da esperienze dolorose si può cogliere gli elementi positivi: lei comunque l'ha aiutato, per quello che ha potuto. Contemplando gli aspetti positivi dell'esperienza dolorosa si può attenuare il senso di perdita e di lutto.

Anche per questo "lasciar andare" la persona cara occorre coraggio che è sempre legato alla serenità.