Professore Angelo Rovetta

Professore Angelo Rovetta

psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista

Credo di essere sulla buona via della depressione

Salve, sono una ragazza di 18 anni e credo di essere sulla buona via della depressione. Vorrei farmi aiutare ma ho problemi economici per cui non posso permettermi una terapia. Mia sorella, 3 anni fa ha lasciato la scuola l'ultimo anno di liceo e da allora non fa niente durante la giornata. Mia mamma poveretta lavora tutto il giorno, perchè mio padre è disoccupato ed anche lui per questo sta molto male. Nessuno di noi ha amici e sostegni e ciò mi fa star peggio di come sto. Ad aggravare la mia situazione c'è che 2 mesi fa il mio ragazzo mi ha lasciata, soprattutto per il mio carattere, che è veramente qualcosa di assurdo. Sono molto insicura e di conseguenza faccio molte stupidaggini. Vabbè sta di fatto che io non riesco a dimenticarlo, penso sono a lui, i miei voti sono peggiorati e quest'anno ho la maturità. Non faccio altro che pensare a cosa dirgli se dovesse tornare..Non riesco ad accettare il fatto che non tornerà più. Io so che lui con me non stava bene, non voglio che torni e fare l'egoista come molti hanno creduto, voglio solo riprendermi da questa rottura. Voglio smettere di pensarlo ma non ci riesco. Passo le mie giornate a dormire ma effettivamente sto ore e ore a pensare.Sono sempre stanca.Non ho amici, non ho nessuno. Senza di lui m'è caduto il mondo addosso. Non so più che fare. Voglio andare avanti. Mi aiuti.

Gentilissima, la tua situazione familiare è faticosa e difficile, dolorosa. Tuttavia, compiangersi e crogiolarsi nel ruolo di vittima non serve per risolvere i problemi concreti della tua vita. Sembra che siano i seguenti.

1. affrontare e passare l'esame di maturità: questo dipende solo da te e dalle tue capacità mentali di concentrazione, comprensione e studio. perciò, se vuoi, puoi adottare uno stile operativo e organizzarti per raggiungere questo preciso obiettivo.

2. sostenere e aiutare i tuoi familiari, sempre in modo pragmatico e operativo: abbracciare la mamma e aiutarla per alleggerirle i difficili compiti che assolve strenuamente tra lavoro e casa. Poi, cercare qualche lavoretto per sé e contribuire concretamente al menage familiare, incoraggiando il papà e tua sorella.  

3. il tuo ex è un ex, punto. Cerca di non rifugiarti nel compianto e nel sogno e sulle cause della rottura. Se studi e ti dai da fare per aiutare la tua famiglia, incontri persone e hai uno sguardo più curioso e attento a quello che ti circonda.

Come vedi la depressione c'entra poco, fatto salvo l'oggettivo peso del tuo contesto familiare; a 18 anni puoi considerarti una donna adulta e capace delle proprie scelte, uscendo dal modello della ragazzina più o meno incerta e imbranata.  Auguri,