Dott.ssa Anna Santoro

Dott.ssa Anna Santoro

Psicologa, Psicoterapeuta

Figlia adolescente ribelle

Buongiorno,
mia figlia quasi 15 anni, da 1 anno è gradualmente cambiata. Da ragazza dolce, intelligente e determinata si è trasformata in arrogante, volgare, estrema in molti atteggiamenti soprattutto nei miei confronti. Certo l'atteggiamento fa parte dell'adolescenza ma ha conosciuto, 7 mesi fa un ragazzo di 14 anni con problemi di umore. Lui è presente nella sua vita come fossero adulti. Si vedono tutti i gg, hanno fatto sesso, sono seriamente preoccupata data l'età, me ne ha parlato solo perché pensava di essere incinta. Lei e lui sono morbosamente legati. Se impedisco a mia figlia di uscire, questo ragazzo si piazza davanti alla nostra porta piangendo, urlando e suonando per ore. Ho dovuto chiamare i carabinieri qualche gg fa. I genitori di questo ragazzo mi dicono di avere pazienza che è seguito da uno psicologo da 1 anno e che adesso andrà dallo psichiatra dal momento che non sta frequentando la scuola privata alla quale è iscritto. Questi genitori sembrano ormai succubi del figlio, gli danno soldi, vestiti firmati ma sembrano delegare ad altri la sfera affettiva come mia figlia, lo psicologo.. Mia figlia è intrattabile, sembra posseduta mentalmente da lui. mi risponde male, mangia in camera, al momento studia, frequenta un liceo, nelle prime 2 interrogazioni della scorsa settimana ha preso ottimi voti, ha lasciato lo sport agonistico che amava. Non fuma e non beve, cerca di rispettare gli orari che le imponiamo. Le liti con me che sbagliando, esasperata la insulto in malo modo perdendo totalmente la misura di quello che dico.. Forse per farle male come ne sta facendo a me. Riconosco di essere infantile e probabilmente non so gestire la situazione in modo coerente, sono delusa e amareggiata. Non accetto che mia figlia stia sprecando il tempo a farsi male in un rapporto precoce che le sta togliendo la lucidità e l'obiettività ma soprattutto la spensieratezza della sua età. Ho paura degli eccessi caratteriali di questo ragazzino e degli effetti su figlia. Le liti furibonda solo verbali sono all'ordine del giorno e stanno deteriorando la nostra vita. Ho altri 2 figli un po' più piccoli ed un marito che però ha un buon rapporto con nostra figlia e che lei riconosce come padre. Ma anche mio marito è preoccupato per questa malsana relazione.. Abbiamo provato a tenerla lontana ma è come se si spegnesse.. Se le impediamo di frequentarlo, vede le amiche ma piange ed ha già saltato un gg di scuola per questo. Così le abbiamo di nuovo permesso di uscire con lui qualche ora.. Temo però che prima o poi decidano di scappare insieme o peggio di fare un bambino per stare uniti per sempre, nella loro testa questi sono i pensieri. Mi prendo la colpa totale di averle impartito un, educazione severa, rispetto ai suoi fratelli l'ho sempre vista ribelle.. Temo di averla rovinata amandola nel modo sbagliato fidandomi del suo carattere determinato e forte.. Adesso la vedo fragile e persa.. Ho fallito come madre ma devo cercare di ritrovarla. Per favore datemi un suggerimento. Cosa è meglio fare per salvarla? Grazie.

Cara Sally,

la situazione non è semplice. Sicuramente da un lato c'è l'aspetto ribelle dell'adolescenza, che da genitore va accettato, sebbene sia difficile vedere il proprio figlio che cambia. Osservare che la propria figlia non sia più la bambina che assecondava la proprie richieste non è semplice, ma è un passaggio che devi provare a fare, poichè la ribellione adolescenziale è quella che consentirà a tua figlia di crearsi una propria identità non rigettando i valori che le avete passato, ma incorporandoli alla sua identità. Alcuni errori vanno lasciati compiere. Questo non significa lasciare completamente senza briglie, sopratutto in questa complicata relazione. E' bene che voi continuiate a darle regole e limiti che la mettano in sicurezza, cercando di capire però anche la sua posizione, provando a chiederle come sta, cosa prova e cercando di spiegarle che il fidanzatino è una persona fragile, e che questo può compromettere la loro relazione, diventando malsana e sofferente. Sally non si senta in colpa! Come genitori è normale commettere errori e questo capita a tutti. Il consiglio che più mi sento di darle è quello di starle vicino, di farle sentire che c'è anche se non in modo troppo intrusivo. Tra i mestieri più difficili c'è proprio quello di genitore. Sia forte e se necessita maggiori informazioni o ha dubbi che vuole chiarirsi mi può contattare.

Un caro saluto

Dott.ssa Anna Santoro

Psicologa, Psicoterapeuta