Dott.ssa Annalisa Barbier

Dott.ssa Annalisa Barbier

psicologo, psicoterapeuta, neuropsicologo

Da un anno dalla pensione mi vedo perso.

Buona sera,ho 62 anni, sono pensionato da circa un anno, sono sposato ed ho tre figlie. da un anno dalla pensione mi vedo perso. Nonostante mi alzi normalmente presto, faccio attivita' sportiva e cerco di dedicarmi a qualche interesse, constato che mi manca sempre qualcosa. Poi vi sono periodi che dormo poco con inevitabili ripercussione sul mio umore. Mi potete dare un consiglio. grazie. cordialita'

Signor Luigi buonasera,

può succedere che i diversi ritmi, le nuove abitudini e disponibilità di tempo che seguono il pensionamento, portino a vivere con difficoltà il cambiamento in atto. Si tratta di un fenomeno piuttosto frequente. Il pensionamento e la conseguente cessazione dell'attività lavorativa rappresentano un passaggio molto importante nella vita di ognuno di noi: la produttività professionale non è più l'elemento principale di ogni giornata e non ne scandisce più i tempi. Ci si trova a dover organizzare il proprio tempo in maniera nuova, occupandoci di attività diverse, con orari e tempi diversi e questo può indurre un senso di smarrimento, o la perdita del senso di "produttività sociale".

Lei si dedica ad attività ricreative che la gratificano - come lo sport ed altri hobby - ed è molto importante che continui a farlo, compatibilmente con le sue possibilità. 

E' normale, "fisiologico" che constati la mancanza di qualcosa, pioichè in effetti qualcosa (cioè la sua attività lavorativa) è venuta a mancare e le occorre del tempo per metabolizzare il cambiamento, e rimpiazzarla con altre attività o semplicemente con nuovi modi di vivere il tempo libero che ha ora a disposizione.

Le consiglio di continuare a dedicarsi ad attività che le piacciono e la gratificano, a conoscere persone che condividano con lei gli stessi interessi; viaggi, volontariato, attività sportive, mostre, attività ricreative ed hobby rappresentano un ottimo modo di rutilizzare il nuovo tempo a disposizone. Se è sposato, coinvolga sua moglie per poter condividere con lei i suoi interessi.

Se tuttavia questo senso di "qualcosa che manca" dovesse diventare sempre più forte o provocarle un disagio psicologico crescente, ed il suo umore dovesse diventare cronicamente "nero", può rivolgersi ad un professionista psicologo. La potrà aiutare a superare al meglio questo momento di passaggio della vita, che la vede chiudere un capitolo in cui la produttività e l'attività lavorativa erano l'elemento principale, per affrontarne un altro in cui è necessario riorganizzare priorità, tempi ed interessi personali.

Un caro saluto