Dott.ssa Annalisa Crocetto

Dott.ssa Annalisa Crocetto

Psicologo, Psicoterapeuta

Ho passato un'infanzia complicata, i miei genitori litigavano continuamente, anche pesantemente, e penso questa cosa mi abbia segnato nei rapporti con

Salve scrivo perchè ho bisogno di capire cosa mi sta succedendo, e come devo reagire. Sono una ragazza alle prese con le relazioni con 'l'altro'. L'altro inteso come un qualcosa diverso e lontano da me. Perché è così che inizio a definire chiunque si aggiri e cerchi di penetrare nella mia sfera personale e intima. Ho passato un'infanzia complicata, i miei genitori litigavano continuamente, anche pesantemente, e penso questa cosa mi abbia segnato nei rapporti con gli altri. Amo stare in compagnia, ho degli amici fantastici, pochi e giusti sono quelli che mi conoscono a fondo. Ma mai ho permesso a nessun ragazzo di stare insieme a me per più di quattro mesi. Li ho sempre allontanati appena cercavano di avvicinarsi troppo a me, e per avvicinarsi intendo ogni forma di vicinanza fisica. Non ho mai capito cosa provasi per un ragazzo, e ho sempre preferito starmene da sola, con i miei amici, senza soffrire di questa cosa. Ora però, da qualche mese sto con un ragazzo. Fantastico, mi riempie di attenzioni. Ma io? Io che ruolo ho? Sono sempre distante, e da quando lo abbiamo fatto, la situazione è peggiorata. Tutto ciò che dice e che fa mi irrita, sono arrabbiata con lui, aggiungendo il fatto che da allora sto male fisicamente tra cistiti e malori vari. Ma so perfettamente che non è colpa mia. Ho come la sensazione che mai riuscirò ad abbandonarmi totalmente a qualcuno,che mai vedrò il sesso come qualcosa di bello da condividere, ma qualcosa che mi viola; ma soprattutto che mai riuscirò a dissolvere la confusione che alberga in me per quanto riguarda queste relazioni. E' veramente frustrante, per me, ma anche per chi cerca di starmi vicino. Grazie dell'aiuto!

Salve Arianna, sicuramente quanto ha vissuto nella sua infanzia (tensione continua e pesante tra i suoi genitori) incide sulla sua situazione attuale. Sembra che le sue difficoltà nelle relazioni d'amore siano un espediente per non far avvicinare troppo l'altro, per non soffrire come le è capitato di soffrire da bambina. E così ha imparato a non lasciarsi andare, a mantenere il più possibile il controllo di sé e probabilmente ad essere molto intransigente con se stessa. Quello che il suo ragazzo fa e dice la irritano proprio perché vuole tenerlo a distanza, coinvolgersi il meno possibile per non soffrire. Ma forse neanche allontanare sempre l'altro, evitare le storie d'amore, la fanno star bene. Forse proprio adesso più di prima sta cercando di capire cosa le succede e sta cercando un cambiamento e una soluzione a tutto questo. Dice belle cose del ragazzo che sta frequentando, provi a vivere questa storia e a incuriosirsi di questa persona. Certo, lei sta anche dicendo che per fidarsi ed affidarsi ha bisogno di tempo e quindi rispetti pure le sue paure dandosi più tempo in quello che fa e vive con lui... Se tutto questo non è sufficiente, se le sembra di non farcela da sola allora si rivolga pure ad uno psicologo. Sono disponibile se vuole.