Dott.ssa Annalisa Sammaciccio

Dott.ssa Annalisa Sammaciccio

Psicologo, Psicoterapeuta

Da qualche mese nutro dei sentimenti per il mio migliore amico

Salve, ho 35 anni e sono sposata da 5 con un bimbo. Sto con mio marito da 15 anni, non ci siamo mai lasciati e tutto sommato siamo sempre andati d'accordo. Abbiamo una bella famiglia, una bella casa e una vita piena ma io da qualche mese nutro dei sentimenti per il mio migliore amico, con il quale ho un feeling unico e con cui mi diverto veramente tanto. Diciamo che ci siamo confrontati qualche tempo fa e lui mi ha confessato di provare qualcosa per me. Io inizialmente l'ho respinto dicendogli che non era possibile andare oltre, che non volevo rovinare l'amicizia, che non era rispettoso nei confronti di mio marito. Con il passare del tempo però pensavo sempre di più a lui, non vedevo l'ora di vederlo, il cuore accelerava quando gli ero vicina ed un bel giorno mi sono fatta avanti io: gli ho detto che forse mi stavo innamorando e che ero confusa. A quel punto lui ha fatto marcia indietro, ha detto che avevo ragione a voler “scappare“ da questa situazione complicata e rischiosa ma che se non fossi stata sposata le cose sarebbero state diverse. Ora cerchiamo di andare avanti: io vivo tra alti e bassi il mio matrimonio. Sono spesso serena ma ho dei momenti in cui penso al mio migliore amico in un modo “diverso“ e allora cambia tutto. Forse ho bisogno di un pò di adrenalina, di novità. Non lascerei mio marito, ci ho pensato e fantasticato ma è un uomo solido, “vero“, con lui ho una vita che mi piace e a mente fredda mi cadrebbe il mondo addosso se il nostro rapporto si rovinasse irrimediabilmente. Eppure ogni tanto arriva il batticuore per il mio amico e dimentico tutto. Sono in una situazione di “stallo“ e non so come uscirne. Forse razionalmente dovrei troncare con il mio migliore amico ma non ci riesco, solo all'idea sto male. Sento il bisogno di chiamarlo spesso, di vederlo quando posso. So che non è giusto ma il mio cuore va dove vuole e non mi sta a sentire.

Gentile Caterina,

la situazione di "stallo" che descrive denota un momento di empasse emotiva, in cui sembra aver delegato due bisogni relazionali, ugualmente importanti per Lei, su due partner relazionali diversi. Da una parte il bisogno di un uomo "vero", stabile, dall'altra quello di "adrenalina", come se la possibilità di avere una relazione stabile con un uomo solido non prevedesse spazi di creatività, specie emotiva, e di "novità". Potrebbe esserle utile una esplorazione dei vissuti inerenti alle due diverse relazione e al proprio Sè, così come sperimentato nei due ambiti relazionali, per aiutarle a rimettere insieme, questi aspetti solo apparentemente contraddittori e proiettati su due figure diverse. Spero di averle acceso qualche spunto di riflessione e di esserle stata in qualche modo utile.

un cordiale saluto.