Amanti

Buonasera,
In breve ci conosciamo da 3 anni, da 2 è iniziato tutto e da novembre ci vediamo e sentiamo tutti i giorni.
Dopo anni mi ha detto che ha una storia di 20 anni che non riesce ad uscirne.
Piano piano si è aperto con me.
Ogni volta che passa mi porta regali, manda fiori, mi chiede come sto, passa se ho il ciclo etc etc.. Si comporta come un fidanzato, è presente, è dolce, è passionale.
Da solo 3 mesi abbiamo iniziato a fare l'amore. Ma in questi anni ci sono state "discussioni" perché io credo che lui non mi dica la verità. Vero è che non mi cambi nulla però che lui si lamenti ed io lo consolo non mi va. Una ventina di giorni fa gli ho chiesto una pausa, e non ha voluto.
Ci siamo rivisti e continuati a vedere e sentire come prima. Una settimana fa gli ho detto di nuovo di staccare un po', lui ha detto che avevo ragione. Ieri gli ho scritto dicendo che mi manca, e lui mi ha scritto dicendomi che era meglio continuare la pausa perché lui è impegnato ed io no.
Sono molto giù, mi faceva stare bene, e lo sa anche solo con un saluto. Cosa devo fare?
Grazie

Cara Antonia, 

in certe situazioni si possono instaurare dinamiche di dipendenza affettiva che continuano ad alimentare sofferenza. La mancanza della persona che è il centro della dipendenza (anche solo l'idea di perderla davvero definitivamente) può far sentire molto male, fino anche a sentire un senso di vuoto intollerabile. In un modo o nell'altro, si finisce per preferire le briciole che partner indisponibili possono dare invece che la loro totale assenza e la solitudine. In questi casi è necessario farsi aiutare intraprendendo un percorso mirato ad approfondire cosa spinge a tutto ciò, cosa alimenta la sofferenza e perchè si sente di non poter fare diversamente.

Resto a Sua disposizione qualora avesse bisogno di chiarimenti. Sono esperta in ambito relazionale e di coppia, seguo spesso anche situazioni come la Sua.

Le auguro di risolvere presto la situazione e ritrovare il suo benessere, liberandosi da briglie disfunzionali.

Una buona giornata,

Dr.ssa Annalisa Signorelli