Sento di aver buttato via la vita e non essermene neppure accorto

Ho vissuto molti anni in famiglia all'ombra di una sorella piu' vecchia di 9 anni: mi spiego meglio, lei andava bene a scuola con facilita',io facevo una gran fatica con scarsi risultati,lei faceva e disfaceva usciva con amici e motorette,tornava quando gli pareva facendo infuriare i miei,io per indole e perche' molto chiuso avevo e ho un solo vero amico col quale peraltro oggi ci sentiamo poco per vari motivi, uscivo pochissimo e avendo scoperto in me il dono della Musica ho passato forse la giovinezza chiuso nella mia camera a suonare il piano che era di mia madre.Insomma mi sono chiuso li',quello era il mio mondo.Ho strappato una maturita' coi denti,in mezzo ai continui discorsi di casa (sorella studiosa,fratello asino). Va be per farla breve, mia sorella va via di casa,si laurea Medico,fa e distrugge il matrimonio,nel 1992 mia madre lascia questo mondo improvvisamente cosi' padre e sorella decidono'per il mio bene' di farmi piantare l'Universita' (tanto non combinerei nulla) e sbattermi a lavorare da un parente,che per cinque anni mi infligge umiliazioni di ogni tipo. Ad oggi con una moglie e un figlio di 11 anni,un lavoro di ripiego usurante sento di aver buttato via la vita e non essermene neppure accorto,per tutto 'l'affetto' che ho sempre avuto intorno.
Sento dalle sue parole tutta la frustrazione dovuta ad una vita che avrebbe potuto andare in modo diverso ... ma è davvero tutto buttato via? Lei ha un dono, quello della Musica, che scrive con la lettera maiuscola; forse non ha passato la sua adolescenza con gli amici in discoteca, ma l'ha dedicata ad una passione, non è forse anche questo importante? La sua famiglia le ha fatto molto pesare i suoi insuccessi, e fatto poco sentire l'affetto che per ogni bambino, per ogni ragazzo, per ogni uomo è importante. Ma se gli altri ci vedono "sbagliati" è solo il loro punto di vista e quello non ci riguarda, ognuno è fatto a modo suo e non sono certo i successi scolastici a determinare il nostro valore. Non mi sento di darle "consigli", forse non è neppure quello che chiede, ma mi sento di farle notare che nonostante tutto: un famiglia difficile, un lavoro non gratificante, è riuscito a creare qualcosa di veramente importante: la SUA famiglia! Sulla vita passata non possiamo intervenire ... ma possiamo pensare a quella presente e a quella futura, suo figlio ha 11 ed ora più che mai ha bisogno di un padre che lo comprenda e lo ascolti, che senta le sue opinioni, che capisca i suoi desideri e i suoi sogni e lo aiuti a realizzarli, suo padre non lo ha fatto con lei, ma lei ora è in tempo per farlo con suo figlio. Inoltre lei è ancora giovane, può fare davvero ancora tanto per riprendere in mano la sua vita e togliersi qualche piccola soddisfazione anche al di fuori del lavoro. In bocca al lupo!