Dott. Antonio Cisternino

Dott. Antonio Cisternino

specialista in psicologia clinica e psicoterapeuta

Separazione e famiglia

Buongiorno da diversi anni sono separata e divorziata, ma per volere del mio ex marito, non abbiamo fatto presente la situazione alla mia famiglia, fingendo di andare insieme a trovarli. Purtroppo gli anni sono trascorsi tra malattie di mio padre e varie vicende. Ora sia io sia il mio ex abbiamo nuovi compagni di vita e diventa sempre più complicato gestire la situazione. Purtroppo non riesco a comunicarlo alla mia famiglia, temo un giudizio perchè per loro era il marito perfetto. Non vorrei deluderli ed essendo i genitori anziani vorrei evitargli uno shock, di educazione molto rigida, patirebbero e forse potrebbero allontanarmi ritenendomi unica responsabile della rottura. Già da ragazza si erano opposti ad una relazione che era di sicuro sbagliata, ma avevano reagito malamente (soprattutto mio padre che era un po padre padrone, ma ora anziano e molto fragile). Dovrei perlomeno dirlo ai miei fratelli e sorella, più giovani e di vedute più ampie ma fatico molto e vado in ansia. Ora il mio compagno mi chiede da un po di conoscerli e non sa di questa situazione....... a ciò si aggiunga che più giovane di me di otto anni e nella cultura meridionale è già un fatto negativo. Mi piacerebbe risolvere almeno con i miei fratelli e sorella, per viverli di più, non nascondermi e soprattutto per una questione di rispetto per loro e il mio compagno. L'unica persona della mia famiglia che conosce ogni situazione è la mia cuginetta con cui ho un legame stretto. Ho 57 anni e sembra impossibile che non riesca a fare questo passo importante. E' una brutta situazione dove ho assecondato un volere del mio ex e forse per anni mi ha fatto comodo per rimandare il problema, ora non vedo la via d'uscita per essere serena e felice. Ringrazio anticipatamente

Carissima Irene,

da quanto scrive si percepisce la Sua sofferenza, ma anche il suo attaccamento alla "famiglia di origine". Il processo di separazione emotiva dalle figure genitoriali è un percorso molto più lungo rispetto alla separazione biologica che avviene con il taglio del cordone ombelicale: in altre parole se non tagliamo il cordone psichico rimaniamo intrappolati in alcune dinamiche che continuano a ripetersi non consentendoci di essere pienamente autonomi nel legittimare e far accettare le nostre scelte.

Le indicherei di rivolgersi a un professionista della sua zona per comprendere meglio la Sua situazione approfondendo la Sua storia personale e famigliare e ricevere un sostegno rispetto alle sue decisioni.

Saluti.

Dr. Cisternino