Dott. Antonio Cisternino

Dott. Antonio Cisternino

specialista in psicologia clinica e psicoterapeuta

Ansia e sensazione di smarrimento

Buonasera, ho 19 anni e sono sempre stata una persona ansiosa, da qualche anno però, l'ansia ha cominciato a condizionare le mie giornate. Tre anni fa, ho iniziato ad avvertire giramenti di testa, sensazione di svenimento, tremolii, agitazione e aumento del battito cardiaco. Questi attacchi duravano in media 10/15 minuti e si concludevano sempre con un pianto e la sensazione successiva di apatia. Preoccupata perché pensavo di avere qualche problema fisico, ho fatto diverse visite . Scartata l'ipotesi che si trattasse di un problema di salute, ho iniziato a immaginare potessero essere attacchi di panico. Con la pandemia e i vari lockdown la situazione è peggiorata. Ogni volta che mi reco in posti affollati inizio ad avvertire fastidio alle luci, senso di smarrimento e di estraneazione, agitazione. Se un amica mi sta parlando mentre siamo per esempio a un bar e mi succede questo "attacco" non riesco più nemmeno a seguire il discorso che sta facendo, mi sento distaccata dalla realtà (iniziano a darmi fastidio i suoni che ci circondano, le luci, mi sento come se non fossi completamente lì) per alcuni minuti e questo genera in me ansia e paura. Inoltre ho notato che, con l'arrivo dell'estate e del caldo questi attacchi sono molto più frequenti
Cosa potrei fare? Potrebbero essere attacchi di panico? Grazie mille in anticipo

Gentilissima Sara,

in genere le emozioni vengono distinte in positive e negative oppure qualcuno trova una valenza positiva e negativa in ciascuna emozione: in realtà in entrambi i casi si sta osservando l'emozione da un binocolo cognitivo e non nella sua vera essenza.

A mio parere le emozioni hanno esclusivamente un valore protettivo. La zebra vede il leone ha paura, scappa e si salva la vita: finito il pericolo, finita la paura. Noi esseri umani per effetto della nostra neocorteccia (pensiero) continuiamo a pensarci, ad anticipare gli eventi: il rischio è quello di scambiare il sistema di allarme emotivo con l'incendio. Nell'ottica MDPAC il panico (la paura, l'ansia, la preoccupazione, il terrore) interviene per segnalare la tendenza dell'individuo a dare importanza in modo rigido e ipergiudicante alla propria sfera cognitiva a discapito di quella emotiva e nello specifico a rimuginare su tutta una serie di pensieri negativi circa se stessi: non sono capace, sono debole, non sono importante, non posso gestirlo, non posso sopportarlo, io sono impotente, io non ho il controllo, io non sono una brava persona, io non mi merito, etc.

In tal senso il vero intervento va fatto sul pensiero negativo ed è quello che l'ansia le sta comunicando da tempo.

Le indicherei di rivolgersi a un professionista per approfondire la sua storia personale e famigliare e individuare le risorse da poter attivare per superare le sue difficoltà.

Tra gli interventi più efficaci si annoverano: il Metodo del Disegno Psicoemotivo per l'Analisi e la Consapevolezza, l'EMDR, il tranining autogeno, la mindfulness, le tecniche di rilassamento e coerenza cardiaca, l'ipnosi.

Saluti. 

Dr. Antonio Cisternino Ricevo su appuntamento a Torino e online