Dott. Antonio Cisternino

Dott. Antonio Cisternino

specialista in psicologia clinica e psicoterapeuta

Devo andarmene di casa?

Buongiorno, sono Martina e ho 21 anni. Vi scrivo perché ho bisogno di aiuto: da un paio d'anni ho un rapporto molto difficile con mia mamma, che lamenta di non vedere più la stessa Martina di prima, dice che sono cambiata (ovviamente in negativo), che non mi riconosce e non poche volte mi ha fatto capire (anche dichiarandolo esplicitamente) che non le piaccio e non mi apprezza. Quello che vedo io è una persona molto fragile, che attacca con aggressività per cercare di riprendere il controllo su una figlia che finalmente sta cercando l'indipendenza e che ha bisogno di rafforzarsi per riuscire a vivere da sola. Non mancano le occasioni in cui lei, per poter rafforzare la sua tesi, fa il resoconto di tutto ciò che è andato male nella mia vita, caricandolo di un'ironia molto cattiva che a me fa tanto male. Non solo parla del passato, ma afferma con una certa sicurezza che, secondo lei, la mia vita è destinata ad avere continui inciampi e grandi errori se decido di continuare così. Da mesi ormai non sento una parola di supporto, anche solo un gesto che mi faccia capire che, nonostante tutto, sono loro figlia e loro mi apprezzano per come sono. Ho l'impressione che, se non sono come loro vogliono che io sia, non mi apprezzeranno mai. E io avrei tanto bisogno di un sopporto, almeno quello dei miei genitori, perchè sono una ragazza con l'autostima sotto i piedi e sono anche molto fragile. Nonostante ciò, ho la forza di dire che quello che mia madre dice di me non corrisponde a quello che sento io, che penso di essere un'ottima persona. Detto questo, mi è stato caldamente e ripetutamente suggerito di andarmene da casa. Qualcuno ha un consiglio per me?

Buongiorno Martina, la mia domanda è: andando via di casa la relazione con sua mamma e i vissuti da lei descritti cambierebbero, ovvero avrebbero un'evoluzione positiva senza ripercussioni negative in futuro?

Noi entriamo in relazione con gli altri così come le varie parti di noi entrano in rapporto tra loro e ciò che ci dà fastidio nell'altro può essere un'occasione di crescita per noi stessi.

Forse potrebbe essere utile una consulenza in coppia per lei e sua mamma per approfondire meglio la situazione e comprendere quale tipo di intervento attuale per migliorare la vostra comunicazione: ciò non esclude il fatto di potersi rendere autonomi andando via di casa. Qualora sua mamma non fosse disponibile può anche pensare a un consulto singolarmente.

Buona fortuna.

Dr. Cisternino (Ricevo a Torino e online).