Dott. Antonio Mallamo

Dott. Antonio Mallamo

Psicologo, Sophianalista Esistenziale

Soffro da tempo di fobie legate alla troppa pulizia ed igiene

Buongiorno, Soffro da tempo di fobie legate alla troppa pulizia ed igiene. Devo lavare spesso le mani e se mia figlia tocca qualcosa sono terrorizzata che possa prendere infezioni o contaminare il resto che tocca. L altra mattina ha toccato con la mano la ruota di una macchina parcheggiata sotto casa nostra e non ha potuto lavare le manine. Sono rimasta in pensiero tutto il giorno x il fatto che possa essersi toccata ed aver contaminato tutto ciò che prendeva in mano successivamente. È mai possibile una cosa del genere? Si può vivere così tanto male per queste cose che anni fa non mi sprocuravano questa agitazione tremenda con attacchi di ansia e panico? E veramente tutto ciò che toccano i bambini potrebbe essere fonte di infezione e contagio? Grazie per un vostro supporto. A volte penso di non meritare niente visto che non riesco ad apprezzare le bellezze della vita. Un grazie di cuore e cordiali saluti. Barbara

Cara Barbara,

quella che lei descrive è una situazione abbastanza frequente. L'ossessione per la pulizia e la connessa paura di contaminazione è , con vari gradi di intensità, molto diffusa. Per capirne le cause bisognerebbe risalire alle esperienze cognitive ed emozionali della sua infanzia, fino ad un certo punto sotto controllo e  che sono riemerse per motivi che non possiamo conoscere senza un colloquio. La emersione  probabilmente è stata favorita da una identificazione inconsapevole tra la sua bambina interiore  e la figlia di tenera età . Intanto la inviterei a non dare  un segno solo negativo al sintomo, ma a vederlo come una occasione che lei si dà per operare un cambiamento. Ripercorrere poi , con un aiuto psicologico, il suo vissuto, che probabilmente include  qualche esperienza  dolorosa, con la serena allegria che sua figlia sicuramente le rimanda, servirà certamente a liberarla da questa palla al piede, essenzialmente un profondo senso di colpa (non merito niente)  che, come lei dice, non le permette di apprezzare le bellezze della vita e darle una marcia in più anche sotto altri aspetti.