Dott. Antonio Mallamo

Dott. Antonio Mallamo

Psicologo, Sophianalista Esistenziale

Sto frequentando un ragazzo e siamo amici 'intimi'

Salve, è da qualche mese che sto vivendo una situazione particolare: sto frequentando un ragazzo e siamo amici “intimi“. Non ho mai avuto un rapporto del genere con nessun altro, sono sempre stata molto seria nelle relazioni precedenti e anche molto ferita. Lui è piu grande di me io ho 21 anni lui 29,la cosa peggiore è che circa un anno fa, io e questo ragazzo ci siamo frequentati in modo normale per circa due mesi ed ero cotta di lui ma lui scelse di tornare dalla sua ex con cui ha convissuto e sognava una famiglia. Poi lei lo ha scaricato, per vari motivi anche lavorativi ci siamo ravvicinati ed è più o meno 2/3 mesi che ci frequentiamo ma restando solo amici, alla fine sembriamo una coppia, non è solo sesso, parliamo di tante cose e anche fuori da casa le dimostrazioni di affetto non mancano, passiamo dei pomeriggi abbracciati a guardare film e a coccolarci, la sera tra amici e non ci nascondiamo più.. sto bene con lui davvero e ho paura di amarlo, sento che voglio proteggerlo e sono anche un po gelosa.. la cosa è evidentemente reciproca, lui mi sta dimostrando tanto. Non so perché mi sono messa in questa situazione, ho sempre preteso una certa serietà nei rapporti, per me è come essere caduta in basso, ma quando sto con lui non ha importanza. Allo stesso tempo non so se potrei fidarmi anche perché so che lui sente ancora la sua ex, si è trasferita non si vedranno mai più ma non riesce a staccarsi. Non voglio essere un rimpiazzo, non riesco a parlargli di quello che provo perché in fondo sono convinta che non mi ama e per me sarebbe umiliante e sta volta per colpa mia. Prima non potevo saperlo ma ora so com'è, anche se ci troviamo in un modo unico e c'è tanta sintonia, non ci credo. Ma alla fine è sempre la stessa storia perché mi attacco a uomini sbagliati che puntualmente mi fanno soffrire.. Forse bisogna soffrire per amare, forse non deve essere tutto rosa e fiori, forse dovrei dirgli ciò che provo e crederci se dovesse ricambiare.. O sono solo mie illusioni? Questo è ciò che penso ogni giorno e che non mi fa dormire. Consigli? Grazie in anticipo e scusate per il papiro.

Cara Monica,

sarò diretto. Lei cosa vuol far da grande? Cerca un rapporto cosidetto  "serio"  e finalizzato? Beh si dia da fare e combatta per questo, proclami il suo amore e  inviti il suo ragazzo a decidere da che parte sta. Oppure, come pare, ama esplorare  un rapporto disimpegnato, senza certezze, vista anche la sua giovane età, e non ha il coraggio di ammetterlo? se sente che è così, se lo goda, metta a tacere i sensi di colpa e i condizionamenti culturali, che vedo molto  presenti, e ....se son rose fioriranno. Se lei, invece, vuol rimanere a metà del guado, nè di quà nè di là  finirà col solito vittimismo : " mi attacco a uomini sbagliati che mi fanno soffrire". Non vorrei, però, che la "sofferenza" fosse una costruzione atta a  compensare il senso di colpa che sta dietro al desiderio di esplorare  la vita. Ovviamente prenda questa mia analisi con tutti i benefici d'inventario e come spunto di riflessione,  non avendo elementi appena sufficienti per darle un parere significativo. Mi faccia sapere se e quanto si ritrova, grazie.