Dott. Artabano Febo

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Dott. Artabano Febo

psicologo, psicoterapeuta, sessuologo, ipnologo

Non c’è nulla che mi dia piacere nella vita.

Salve, sono una ragazza di 28 anni e apparentemente non mi manca nulla nella vita. Ho un lavoro ben retribuito, un fidanzato che amo e che mi ama e persone che mi vogliono molto bene.
Ciò nonostante vivo costantemente, giorno per giorno, ora per ora, con un’angoscia perenne, una tristezza ormai cronica. Vorrei fare tante cose nella mia vita, ma non riesco a fare nulla ho solo voglia di mangiare e dormire quando ho del tempo libero ed è quello che faccio e quando esco non vedo l’ora di andare a casa. Lavoro a contatto con il pubblico e sono diventata così intollerante nei confronti delle persone che solo il pensiero di alzarmi dal letto alla mattina mi fa venire una gran nausea e uno sconforto che non so nemmeno quantificare. Mi arrabbio per qualsiasi cosa e qualsiasi cosa anche il minimo imprevisto mi fa così tanto innervosire che destabilizza l’umore (già molto basso) della mia giornata.
Quando devo fare qualcosa di minimamente impegnativo come anche solo pulire casa, mi capita di confondermi così tanto che sento il cervello andare in tilt mi gira la testa e ho solo voglia di piangere e andarmene a letto. Mi capita da quando sono più o meno adolescente di sfogare le mie frustrazioni su me stessa facendomi accidentalmente male, a volte in modo molto evidente. Ovviamente tutto ciò logora il rapporto con il mio fidanzato che è l’unica persona con cui io non mi senta sola e con cui io mi senta a mio agio.
Sembra che tutto ciò non possa avere mai fine e a volte sono invidiosa della gente che va in pensione perché penso che siano così vicini da smettere di porre fine a questa lenta agonia quale è la vita.

Purtroppo l'instabiità dei tuoi sentimenti di intolleranza, di tristezza, la voglia di mangiare o di dormire per sfuggire all'angoscia dipende da un accumulo di eventi frustranti impregnati di Emozioni Spiacevoli ( rabbia, sensi di colpa, dispiaceri, e varie paure quali il non sentirti pienamente accettata, la vergogna, il sentirsi obbligata senza sentirti libera di scegliere, il timore della solitudine dell'abbandono, il timore del giudizio, il sentirsi incapace di conquistare ciò che si desidera, dell'impotenza, ecc. ). Queste Emozioni dissociano il pensiero allontanando la parte Razionale dall'Inconscio. Pertanto si generano 2 Pensieri non più uniti ma contrastanti generando il dubbio di scelta. E come se ci si trovasse in un bivio con 2 strade opposte e per dissipare il dubbio di scelta si è costretti a delegare la scelta al " passante (impegno lavorativo, pensiero intrusivo, ecc. " del momento che ci indichi o meglio ci accompagni verso la strada che lui a scelto. Per riunire il pensiero ( le 2 strade ) e dissipare il dubbio e la dipendenza dal passante e necessario fare una Psicoterapia per mezzo dell'Ipnosi Vigile atta a " resettare " e " consumare " le Emozioni Frustranti causa del tuo malessere. Per ulteriori delucidazioni mi puoi telefonare o contattare ( artabano.febo@gmail.com - www.feboartabano.it ) Ciao, a presto. Dr. Febo Artabano - Studio di Dietologia, Psicoterapie brevi, Sessuologia, Ipnosi Clinica. Sedi: Pescara, Vasto, Termoli - anche consulenze per videochiamata.