Dott.ssa Azzurra Tramonti

Dott.ssa Azzurra Tramonti

Psicologo, Psicoterapeuta

Limiti caratteriali

Sono una ragazza timida, introversa e un po' sileziosa; ultimamente la situazione sembra peggiorare, o meglio, iniziando il tirocinio universitario, ho potuto constatare di come il mio carattere sia un limite a livello lavorativo, oltre che a livello sociale. Mio malgrado ho scelto di fare un lavoro nel quale dovrò avere un continuo contatto con le persone (farmacista). Ora, se questo da un lato mi spaventa tantissimo, dall'altro mi accende una speranza: la possibilità di abbattere questi miei limiti una volta per tutte. Però, mi rendo conto di avere tante di quelle ferite, paure e conti in sospeso con il mio passato da non poter riuscire a superare tutto così semplicemente. Diverse situazione in passato, tra cui principalmente bullismo subito a scuola, ma non solo, hanno totalmente stravolto la mia persona, il mio carattere. Da bambina ero vivace e socievole, ma in seguito a questi spiacevoli avvenimenti qualcosa dentro di me ha iniziato a spegnersi, lentamente, arrivando ad essere a 27 anni una persona totalmente inadeguata con il resto del mondo, con un'autostima piuttosto bassa, e con difficoltà enormi nell'affrontare la vita di tutti i giorni. Se potessi resterei chiusa in casa a nascondermi dal mondo. In poche parole, non riesco quasi mai a farmi valere, a fare uscire il mio carattere; tutto mi ferisce, anche cose di poco conto; non mi sento all'altezza di nulla; non so esprimere bene i concetti a parole, forse per paura di essere giudicata, e il più delle volte preferisco tacere; sono impacciata e goffa, insicura; sono quasi sempre stanca e con la testa fra le nuvole, a causa dei miei pensieri, i quali prendono il sopravvento, facendomi essere poco concentrata nelle attività... Mi ritrovo spesso a piangere, ovviamente sempre lontano dagli altri perché nessuno sa dei miei tormenti. Apparentemente, infatti, sembro la persona più tranquilla di questo mondo. A tutto questo poi si aggiunge la mia anaffettività. Sono una persona molto fredda, restìa al contatto fisico, diffidente e, a volte scontrosa, ma non apatica, anzi riesco a percepire benissimo le emozioni degli altri, ma per paura di sbagliare i modi ed essere invadente faccio finta di nulla. Cosa che non vorrei... Il mondo purtroppo è spietato e io ho conosciuto la cattiveria già da bambina, per cui preferisco starmene da sola. Tengo in qualche modo lontano tutti. Quei pochi amici che ho e i parenti mi conoscono solo superficialmente. A 27 anni non ho mai avuto nessuna relazione, nessun contatto con l'altro sesso perché la paura mi ha sempre frenato e non sopporterei una delusione. Inoltre, i maschi, e i loro modi poco garbati nei miei confronti, sono stati una delle cause dei miei tanti disagi durante la crescita, per cui ho sempre rifiutato di avere un contatto con loro. Anche la paura di incontrare individui poco raccomandabili, che da quello che sento è abbastanza frequente, mi terrorizza. Credo di aver bisogno di uno psicoterapeuta ma ho paura. L'idea di dover parlare a qualcuno dei miei problemi mi spaventa, anche perché non penso di riuscire a esprimere bene quello che sento e sicuramente passerei tutto il tempo a piangere. Per il momento ho deciso di sfogarmi qui.

Cara Ale, bella contrapposizione leggere che non riusciresti a parlare di te, non riusciresti ad esprimere bene quello che enti. Posso restituirti che ci sei riuscita in pieno, e ti svelo un segreto...in seduta puoi fare ciò che vuoi del tuo spazio/tempo...si può anche solo piangere all'inizio, piangere e parlare, parlare e basta, restare in silenzio, fare tutte queste cose. L'idea di un percorso personale la trovo un'ottima idea, un bel regalo che faresti a te stessa, ti auguro di trovare le forze, il coraggio di cominciare un lavoro su te stessa che possa aiutarti ad affrontare ciò che ti fa star male. Un abbraccio. Dott.ssa Azzurra Tramonti