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Psicologo, Psicodiagnosta, Neuropsicologia, Consulente Tecnico di Parte

Non mi sento più desiderata

Salve, sono una ragazza di 30 anni, convivo col mio compagno da due anni e stiamo insieme da dieci anni. La nostra vita sessuale non è mai stata il massimo già dopo il primo anno in cui stavamo insieme. Lui è sempre stato un ragazzo dolcissimo, mi ha sempre riempito di coccole e di attenzioni.E' un ragazzo d'oro se non fosse per il problema del sesso. Io farei l'amore con lui due volte al giorno, mi sono promessa molte volte di non cercarlo più, ma facendo così sono passati quindici giorni; mi dice che vorrebbe un figlio (che tra l'altro desidero anch'io) ma come, con il pensiero? In questi dieci anni ho sempre sofferto tanto per questa situazione, i primi anni spesso gli rinfacciavo la mia frustrazione in momenti di rabbia, e finivamo con il litigare. Spesso mi rifiutava, ma forse era colpa mia perché usavo un approccio sbagliato. Lui comunque non mi cercava mai di sua iniziativa e finivo col non sentirmi desiderata,col non sentirmi una donna. Ero addirittura diventata gelosa del fatto che lui guardava film porno, infatti gli dicevo che preferiva masturbarsi piuttosto che cercare me, lui mi rispondeva che dopo tanti anni che si sta insieme, l'attrazione cala ed i miei pigiamoni caldi indossati in casa non aiutavano certo la libido. Io lo ammetto, vuoi per la mia insicurezza, vuoi per il fatto che sono freddolosa, non sono mai riuscita a ricreare qualche scenetta sexy per accendere la sua passione. Due anni fa lo lasciai perché presi un'infatuazione per un altro ragazzo ma lui mi mancava tanto, dopo dieci mesi tornai da lui, lo amavo ancora e volevo tornarci insieme. Un anno dopo esserci risentiti, siamo tornati insieme e dopo 3- 4 mesi siamo andati a convivere. Praticamente da subito le cose sono tornate come prima. In questi due anni più volte ho cercato di affrontare l'argomento parlandogli chiaramente della mia sofferenza e frustrazione, proponendogli di andare da un sessuologo ma lui mi risponde che non gli piace il fatto che io pur di non sforzarmi di risolvere il problema da sola, (vestendomi più sexy) voglia chiedere un aiuto dall'esterno. Qualche mese fa mi disse che se a me viene voglia di fare l'amore non è detto che anche lui debba farlo per forza perché l'amore si fa in due, altrimenti si sarebbe sentito solo usato. Ultimamente gli chiesi per quale motivo non prendeva mai l'iniziativa, lui mi rispose dicendomi che delle volte ha voglia ma sta così impegnato a lavorare al pc (quando lavora a casa) che la reprime. Così ci facemmo una promessa: quando a lui sarebbe venuta voglia di fare l'amore, avrebbe lasciato tutto e si sarebbe avvicinato a me per farlo, io invece gli avevo promesso che mi sarei avvicinata a lui vestita in modo più sexy, e lo sto facendo. Quando ho voglia di fare l'amore , indosso il mio completino e mi faccio trovare così a letto e lui capisce che ho voglia. Lo facciamo sì ma da parte sua non sento tutto sto trasporto, quasi fosse costretto a farlo. Lui la sua promessa non la sta mantenendo . Penso continui a masturbarsi e a guardare porno mentre evidentemente io gli ispiro solo coccole e affetto. Insomma non ne posso più, ogni mese si fanno gli stessi discorsi ma non cambia mai nulla ed io non so più che fare, mi sento frustrata e confusa.

Carissima amica, penso che continuare a parlarne sia solo contro producente. Parlare di sesso e di come, quanto  e dove  doverlo fare, in una coppia, può solo creare disagio e far calare anche quel poco di libido che ci potrebbe essere e nel suo caso, mettere in imbarazzo il suo lui. Questa cosa gestita così rischia di diventare un grosso problema, da cui potreste non uscirne più. Il suo ragazzo farebbe bene a cercare di capire cosa vuole, mi da l'impressione di essere un soggetto di quelli che non propositivi, ma non solo in ambito sessuale. Probabilmente ama di più essere passivo, subire le situazioni. Mi sbaglio? Si, effettivamente un problema c'è e dovreste andare a consulenza, visto che il suo lui vuol continuare a sottovalutare la cosa senza pensare a ciò che desidera realmente. Però lei non può costringerlo, non può continuare a parlare di questa cosa in continuazione. Dunque che fare? Potrebbe cominciare lei ad andare in consulenza, da sola,  per cercare di capire come può lei aiutare il suo lui e quindi il vostro rapporto, cominciando da prima nel cercare di ricostruire come le cose andassero all'inizio, se questa storia dei porno c'era già da prima, se eventualmente, ci sia qualcosa di irrisolto nella ricucitura del vostro rapporto, poi cercando di comprendere magari, perchè il suo lui guarda i porno. Perchè non li guardate insieme? Ecco, penso siano cose su cui può lavorare. Il suo compagno poi, magari deciderà di partecipare alle sedute spontaneamente, sapendo che lei ha cominciato ad andarci, quando lei deciderà che è arrivato il momento di dirglielo e quindi, di farlo partecipe. Sono a vostra disposizione per eventuali ulteriori domande. Cordiali saluti.

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