Dott.ssa Barbara Frumento

Benvenuto sul mio profilo, sono la Dott.ssa Barbara e ormai da diversi anni mi occupo professionalmente, sia di chi è stanco di non essere sereno come vorrebbe e desidera mettersi in gioco e anche in discussione per rivedere la concezione e la consapevolezza di sé, sia di chi mi incontra, un po’ casualmente, nel suo percorso di malattia cronica. Collaborando con alcuni enti pubblici che si occupano di salute, la figura dello psicologo è inviata per dare sostegno a malati e famiglie in momenti particolari del loro ciclo di vita. Mi è spesso capitato che, in questi casi, non ci fosse nemmeno la chiara coscienza di avere bisogno, tutto sommato, di dare importanza anche ai “malanni dell’anima”, sovrastati, magari, dalla preoccupazione per malattie fisiche. E invece ecco lì che, sottostimato, non visto, inascoltato, emerge anche quel desiderio di esprimersi, di “buttare fuori”, di affrontare e poi avere la meglio, su ombre interiori troppo spesso accantonate e sopportate, ma che nel frattempo sono state silenti e subdoli ostacoli alla propria serenità.

E poi siamo tutti nella stessa barca: chi, nel corso della propria vita è stato così eccezionalmente fortunato da poter con serenità e convinzione affermare di non aver mai sofferto? Le crisi nella vita di tutti sono innegabili e inevitabili. Arrivano. E il dolore, perché abbia senso, deve portare a un cambiamento, altrimenti si perpetua e rischia di diventare cronico e chi lo vorrebbe come presenza stabile nella propria vita?

IL DOLORE HA SENSO SE PORTA A UN CAMBIAMENTO!

Ho la presunzione di credere che il malessere psicologico abbia lo stesso valore del malessere fisico e che le conseguenze della sofferenza psichica possano essere impattanti tanto quanto quelle della sofferenza del corpo. Uno psicologo non è un giudice, non giudicherà nulla di quanto gli viene detto. Credo nella collaborazione fra la persona e lo psicologo e credo in un approccio empatico, che metta a proprio agio, perché, a differenza degli stereotipi sulla mia categoria, noi non leggiamo nel pensiero, non abbiamo bacchette magiche o tutte le risposte pronte, non abbiamo medicine, abbiamo però la forza della relazione, dell’ascolto, di mostrare nuovi punti di vista e magari anche l’cocchio allenato a vedere tutte quelle facoltà positive inesplorate e troppo spesso sminuite, svalutate e comunque mai abbastanza valorizzate, presenti in ognuno di noi. Perché mai, in nessun momento, neppure nel più buio, siamo solo difetto o sconfitta. Si è abituati a pensare alla psicologia accostata a dolore, disagio e depressione, ma esiste anche la psicologia positiva che studia e valorizza le facoltà positive presenti nell’individuo es. coraggio, speranza, creatività etc.

RICEVO: Adulti, anziani, caregiver e coppie