Dott.ssa Barbara Iurato

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Dott.ssa Barbara Iurato

psicologo clinico, psicoterapeuta

Bambino di 8 anni fatica ad interagire con i suoi compagni di classe

Buongiorno,
vi pongo una domanda che sicuramente vi avranno già fatto migliaia di altre volte.
Mio figlio, che compirà 8 anni a breve, fatica a relazionarsi con i suoi compagni di classe. E' un bambino con una fantasia e creatività infinità ma è anche insicuro (cerca quasi sempre il mio sguardo di "approvazione" o quando è in difficoltà) ed è particolarmente chiuso nel raccontare i suoi sentimenti e le sue emozioni anche con noi, oppure sta sulle sue e non interviene quando i suoi compagni parlano tra di loro (l'ho notato anche durante diverse videolezioni) Ed ora che, lavorando da casa, ho la possibilità di accompagnarlo la mattina a scuola, vedo che quando lui prova ad andare dai suoi compagni in attesa di entrare, viene ignorato o non mostrano alcun interesse per lui.
Lo abbiamo iscritto adesso ai boyscout, perché ritengo fondamentale che faccia altre esperienze e che conosca gente nuova e che provi a creare legami con bambini che può rivedere ogni settimana e non solo per un'oretta e basta al parco.
Avendo provato sulla mia pelle la stessa esperienza, so cosa significa e soffro moltissimo, soprattutto perché anche provando a parlare con lui si innervosisce e non vorrei fargli pesare ancora di più la situazione scaricando su di lui anche la mia sofferenza, ma non so cosa fare e come comportarmi se non lasciare che faccia da solo le sue esperienze ed essere disponibile ad ascoltarlo solo nel caso fosse lui a tirare fuori l'argomento e passare più tempo con lui.
Grazie

Carissimo,

Leggo dalle sue parole un forte senso di responsabilità nei confronti di suo figlio.

Ogni bambino ha il suo modo ed i suoi tempi per relazionarsi con i pari e con i gruppi con cui interagisce,

Sicuramente riuscire ad instaurare una comunicazione sana e rispettosa dei tempi emotivi dell’altro può essere di sicuro aiuto. Far sapere a suo figlio che lei è disponibile ad ascoltarlo attivamente ed in maniera interessata, sarà per suo figlio come un porto sicuro in cui portare le sue frustrazioni e preoccupazioni .

Ritengo comunque opportuna la vostra scelta di iscriverlo agli scout, credo sicuramente, voi lo abbiate fatto dopo averne parlato con lui ed avere avuto la sua approvazione.

Posso altresì consigliarle di evitare di proiettare la sua storia di bambino su suo figlio, e stare invece sulla relazione presente, cogliendone quindi al meglio le risorse ed i bisogni.

Resto a sua disposizione per qualsiasi altro chiarimento.