È possibile superare insieme una simile tragedia emotiva?

Salve, sono una ragazza di 25 anni e da circa tre anni sono fidanzata con un ragazzo più grande di me. Ci siamo conosciuti in università, non è stato propriamente amore a prima vista, mi ha conquistata quel suo modo di porsi da uomo maturo quasi paterno. Dopo un anno siamo andati a convivere fuori sede, io studiavo e lui pure ma sei mesi più tardi mi è caduto il mondo addosso. L'ho conosciuto che stava finendo i suoi studi, era già fuori corso di un paio d anni, ma a suo dire l avevo spronato a terminare gli esami ed iniziare la tesi. Studiavamo assieme, scriveva la sua tesi con dedizione, settimanalmente andava dal suo professore. Dopo un anno arriva il giorno della laurea, quella mattina tremante mi ha confessato che non si doveva laureare. Si era inventato tutto. Per un anno ha mentito a me e per ben 5 anni ha mentito a se stesso e a tutta la famiglia. Mi è caduto il mondo addosso ma non l ho abbandonato, stava male più di me. Ad oggi è passato un anno da quel giorno, lui ha dimostrato una gran voglia di riprender in mano la sua vita e ora lavora. Io non riesco a superare quel giorno, sono forte fuori ma dentro sono piena di ansia e paura. Soffro di attacchi di ansia e agitazione. Ne abbiam parlato molto insieme e ad oggi credo sia egoista continuare a farlo, non c è più nulla da dire e lui ha davvero bisogna di andare oltre quel giorno. Riuscirò a recuperare la stima in lui? E in me? È possibile superare insieme una simile tragedia emotiva? La “tragedia“ non è certo la mancata laurea ma le bugie, le preoccupazioni per il futuro (il suo lavoro) e l umiliazione che ho provato quel giorno a dover dire alla mia famiglia e ai miei amici l accaduto. Mi sono sentita, forse stupidamente, “ingabbiata“ a tradimento nella convivenza che ha di sicuro peggiorato il tutto. Vi ringrazio per l aiuto.

Buongiorno Elena

comprendo la sua "tragedia", perdere la fiducia e la stima in chi abbiamo creduto essere la persona giusta, ferisce e spaventa. l'ansia e agitazione penso che siano delle sensazioni alquanto giustificate, chi non le proverebbe? anzi mi sto chiedendo quali risorse personali stia mettendo in campo per gestire tale situazione.

sarebbe davvero opportuno che lei iniziasse un percorso di terapia individuale per capire le emozioni che l'hanno fatta rimanere allora in tale rapporto e quelle che la trattengono ora. l'aiuterebbe a capire maggiormente se stessa. ciò che vuole e desidera per sè. lasciarlo sarebbe un fallimento? l'ennesimo?il primo, non so? cosa penserebbero gli altri di lei? chi le starebbe ancora accanto? chi se ne è già andato? chi se ne andrebbe?ha già avuto situazioni in cui ha dovuto scegliere in modo radicale?e se si com'è andata?

questa storia racconta non soltanto di un tradimento e di un lui e delle pessime scelte che ha fatto,ma racconta anche tanto di lei e della persona che è e che desidera essere. 

mi farebbe davvero piacere aiutarla a capire e a superare tale disagio.