Dott.ssa Beatrice Conca

Dott.ssa Beatrice Conca

psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista

Bambino nella separazione dei genitori

Buongiorno,
sono separata da circa un anno, ho due figli di 8 e 5 anni che fino ad oggi sono rimasti fissi nella casa coniugale vedendo l'alternanza dei genitori. Il motivo per cui vi scrivo è il figlio più piccolo: ha, fin dall'inizio della separazione, mostrato una certa predilezione per il padre con il quale si diverte di più, mi dice che il papà gioca e scherza molto più di quanto faccia io, ma a parte questo, da un paio di giorni mi dice che il papà è divertente perché è come un "fratellone" e da quel momento ha iniziato ad avere un atteggiamento che definirei protettivo verso il padre, come se volesse "coprirlo" rispetto alle sue mancanze di cura e gestione.
Lui è un padre molto presente in tutta la sfera ludica ma sicuramente con carenze organizzative e di cura evidenti. Il bambino ha iniziato ad inventare una realtà parallela fatta di piccole cose tipo se gli taglio le unghie lui mi dice che anche il papà gliele ha tagliate la sera prima ma che nella notte sono cresciute moltissimo, oppure se cucio un buco nei pantaloni, cucino qualcosa, lui mi dice che anche il padre lo fa e che poi però per un qualche motivo "magico" non ne sono rimaste tracce. Non so come devo comportarmi rispetto a questa cosa.
Per ora sto a quello che dice senza contraddirlo, non voglio dare un'idea negativa del padre, ma non so davvero come gestire questa cosa, mi dispiace vedere un bambino di 5 anni che si costruisce una realtà parallela in cui lui è diventato il fratello maggiore del papà.

Gent.ma Utente, 

talvolta i bambini mettono in scena e fanno emergere le preoccupazioni e i sentimenti degli adulti intorno a loro. Provi a chiedersi se suo figlio con questo atteggiamento protettivo non stia "rispondendo" alla sua paura che l'ex marito non sia in grado di svolgere adeguatamente la funzione di genitore. Magari inconsciamente avverte la sua angoscia ed è lei che sta cercando di rassicurare e proteggere. 

Un saluto

Dr.ssa Beatrice Conca