Dott.ssa Beatrice Tinelli

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Dott.ssa Beatrice Tinelli

Psicologa Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale

Vicini con figli e litigi continui

Buongiorno, da un paio di mesi ho cambiato casa ed accanto a me abita una coppia di ragazzi molto giovani (penso lei abbia sui 24 anni e lui un po' più grande) con due figli (uno sui 4/5 anni e l'altra penso di meno, attorno ai 2/3. I problemi si sono presentati fin da subito. Urla, schiamazzi, insulti da parte dei genitori sia tra di loro che, ed è soprattutto la cosa che mi preoccupa di più, verso i figli. Frasi come "sei un figlio di merda" o "ti prendo a calci in culo" sono all'ordine del giorno, ma anche urla per interrompere i pianti del bambino più grande che povero, passa gran parte del suo tempo a casa a piangere. Premetto e sottolineo che non ho visto né percepito alcun tipo di violenza fisica né nei confronti dei figli né fra i due genitori. Penso che in quella casa ci sia un grandissimo disagio interiore, due ragazzi che si sono trovati a vivere una vita che non volevano, cosa che li porta ad essere enormemente frustrati e quindi a sfogare la propria frustrazione sui loro figli. A me sinceramente fa molto male pensare che un bambino debba sentirsi dire frasi come quelle riportate precedentemente perché penso che in primo luogo non possa comprenderle ed in secondo luogo non siano verosimili, vista la davvero giovane età dei bambini. Io non me la sento di giudicare ma sentire dei bambini così piccoli passare le giornate a piangere mi spezza davvero il cuore. Vorrei poter in qualche maniera intervenire ma ho paura di gettare quei bambini in un inferno ancora più grande e destabilizzante. Sottolineo di nuovo che non ho percepito in alcun modo alcun tipo di violenza fisica. Grazie per gli eventuali consigli su come agire.

Buongiorno Ivan, 
la sua preoccupazione è molto comprensibile e lodevole il fatto che non solo abbia incluso la famiglia in toto nelle sue preoccupazioni, ma anche le conseguenze di possibili scelte. Tuttavia, si ricordi che non è una sua responsabilità l'esito di un'eventuale indagine dei servizi sociali qualora siano coinvolti.
Di fatto, sta assistendo ad una situazione molto spiacevole e attivante in quanto ci riferisce di sentire e vedere dei bambini piccoli che non sono in un ambiente di vita sano per loro in questo momento. Si potrebbe intervenire e dare un supporto adeguato alla famiglia in questione, può sì farlo lei in prima persona se se la sente e pensa di poter tollerare l'emotività che comporterebbe un coinvolgimento attivo. In alternativa, starà a persone competenti valutare che tipo di intervento eseguire e quali risorse mettere in campo per questa famiglia in difficoltà. 
Al momento pare che ci stia chiedendo consiglio, bloccato nel dubbio di come agire e le conseguenze che comporterebbe un'azione, ma tutto potrebbe nascere da una forte sensazione di impotenza o possibile eccessiva responsabilità che sono sue sensazioni, del tutto legittime, ma non fatti reali e oggettivi.
Spero di esserle stata d'aiuto.
Le auguro una buona giornata.

Dott.ssa Beatrice Tinelli

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Dott.ssaBeatrice Tinelli

Psicologa Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale - Venezia

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