Ho scoperto che è stato con uomini e non so che fare!

Salve a tutti, io fidanzata da due anni e lui da 4 ...lavoro da 5 in un ufficio e il mio collega di fianco mostra interesse per me da un giorno all'altro (prima non aveva fatto mai nulla e pensavo fosse gay infatti) lavoro in ambiente prettamente maschile. Inizia a provarci e faccio resistenza per mesi e mesi, mi corteggia in modo inusuale (messaggi non sempre molto gentili/presente però ogni giorno) sorpresine, chiamate di ore con super confidenze. Ad un certo punto dopo 7 mesi si stufa e mi espongo e gli do dimostrazioni, ci baciamo (una passione infinita) ci avviciniamo sempre di più nell'intimo non solo sessuale ma inteso come sintonia e confidenze e lo facciamo e da là cambia qualcosa e lui non è più quello di prima.. è strano, imbarazzato e freddo, lo vedo con occhi diversi...non si allontana da me mi scrive sempre come prima ma non si parla più di sesso Qualche settimana fa scopro che è stato con tanti uomini da sempre e allora penso che forse voleva darsi una possibilità con me?? Io provo delle cose per lui, non le definisco bene sono onesta, anche ora che ho saputo che è omo (forse bisex?) e vorrei almeno averlo come amico.. non capisco che vuole lui. So che mi vuole molto bene, di questo ne sono sicura ma è distante da me e mi manca Anni io 37 lui 39

Buongiorno, e grazie per aver condiviso qui tematiche sicuramente non semplici da esprimere e raccontare. Sicuramente dalla sua descrizione emerge un quadro relazionale difficile da inquadrare, ricco di comportamenti ambigui e ambivalenti da parte di entrambi, e confusione rispetto alle reciproche aspettative e desideri. Per questo ritengo importante in questa fase proprio capire che cosa vuole lei, aldilà delle reazioni e dalle modalità messe in campo dal collega: per esempio, che significato ha avuto il flirt con lui nel momento attuale della sua vita e della sua relazione con il suo compagno? Che significato attribuisce alle sue attenzioni iniziali e al suo distacco presente? Cosa la porta, malgrado i dubbi e all'indifferenza del collega, a volerlo ricercare? Ha già vissuto in passato esperienze simili?

Sono queste (e molte altre) le domande che è giusto che si ponga prima di andare oltre, sia per attuare una scelta più consapevole nei confronti del collega, sia per tutelare se stessa da aspettative illusorie. Per un aiuto nella loro risposta ed esplorazione, non esiti a contattarmi (questa è la mia mail: crebonipsicologa@gmail.com). Cordialmente, 

Dott.ssa Reboni