Dott. Carlo Plaino

Dott. Carlo Plaino

psicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale

Probabile disturbo ossessivo?

Salve a tutti i dottori,
Sono un ragazzo di 22 anni. La mia infanzia è stata piuttosto traumatica, avendo dovuto affrontare la dipartita di mio padre ad 8 anni, a causa di un brutto tumore al pancreas.
La fanciullezza e l'adolescenza sono trascorsi abbastanza tranquillamente, certo vivendo sempre in un contesto "anormale", dovendo far fronte spesso a problemi che vanno oltre quell'età (essere più consapevoli dei problemi economici, difficoltà di questo tipo).
Sono sempre stato ansioso, e tre anni fa sono entrato in paranoia con la salute. Infatti dolori addominali, diarrea, difficoltà digestive mi hanno portato più volte dal medico, effettuando analisi risultate fortunatamente negative. Il mio medico di base ha infatti dedotto che soffro di colite ansiosa o colon irritabile. Tutto questo però mi reca sempre disagio, perché basta un lieve dolore od un sintomo "anomalo", che subito finisco col pensare di avere chissà cosa; ovviamente questo non fa che acuire i sintomi gastrointestinali.
Cioè, ci sono periodi in cui mi sento bene, sto alla grande ma al minimo dolorino o alla minima notizia di morte, malattia ecc.. vado nel pallone.
Ultimamente sto avendo la fissa col peso, difatti mi peso più volte al giorno, controllo colore feci, urine, occhi mi misuro la temperatura... Questo comportamento mi ha portato, non so come, a mangiare di meno, a provare repulsione verso il cibo. Non ho altri sintomi eclatanti, i soliti problemi digestivi di sempre..
Ma questa cosa mi manda in paranoia, penso sempre di avere chissà che..
Io voglio vivere la mia vita, voglio poter gioirne.
Grazie per ascolto

Buongiorno, quello che lei descrive è un circolo vizioso piuttosto ricorrente nei quadri di ipocondria ed ossessione. Il suo continuo controllo, unito all'innalzamento dell'ansia, la spinge, nei giorni successivi, a controllare di nuovo per rassicurazione. Questo rischia di protrarsi all'infinito se non inizia a rompere il circolo attraverso azioni diverse (ad esempio rimandando o non mettendo in atto il controllo che fa sul suo corpo) liberando energia ed attenzione verso le situazioni che deve affrontare giornalmente, spostando su queste la sua concentrazione. Cordialità