Dott. Carlo Plaino

Dott. Carlo Plaino

psicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale

Andarsene di casa

Salve ho 27 anni e sono figlio di genitori separati da 26.
Ho passato l'infanzia e l'adolescenza in modo complesso a causa delle cause in tribunale dei genitori e di essere sempre sbattuto a destra e sinistra ogni fine settimana.
A 17 anni mio padre mi convince di andarmene da casa di mia madre perché non vivo bene e mi promette mari e monti.
Ora dopo 10 anni scopro che quando mia madre mi avvisò di stare attento capisco il perché:un tipo irascibile,aggressivo e che cerca di prevalere su tutti.
Ora io sono stanco di questo e voglio andarmene ma con lui sarebbe impossibile parlare perche attaccherebbe ed insulterebbe. Gia lavorando assieme lo fa di continuo:mi denigra,non mi da fiducia ed insulta. A questo punto pensavo di lasciare una lettera che trovano il giorno successivo.
Ho già un posto dove stare ed un lavoro alternativo per mantenermi.
Può essere una soluzione giusta? Grazie per le eventuali risposte

Buongiorno,

per quanto doloroso possa sembrare, la scelta di separare le strade da una persona che ritiene insopportabile può essere vantaggiosa e produrre del benessere. Leggo che, oltre alla soluzione abitativa alternativa, ha valutato anche il cambiamento di lavoro che, a mio avviso, si rende necessario onde evitare di trasformare il contesto lavorativo in un costante conflitto.

Cordialità