Dott. Carlo Plaino

Dott. Carlo Plaino

psicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale

Socialità e relazioni di coppia.

Salve, mi chiamo Deborah e ho 29 anni. Da ormai 6 anni a questa parte mi sono autoindotta in isolamento. Ho problemi nell'instaurare rapporti interpersonali, che essi siano di natura amorosa o amichevole. Vivo in solitudine, vorrei avere una vita più sociale e cerco anche di costruire un rapporto di coppia, ma finisco sempre col troncare di netto qualsiasi tipo di contatto, allontanando di fatto le persone. Ciò che mi turba in tutto ciò è la velocità e la facilità con la quale io la faccia e il non provare alcun tipo di emozione/sentimento dovuta al distacco o alla perdita di quella persona. È un circolo vizioso. Cerco di instaurare un rapporto, vedo che tale si evolve in qualcosa di più, in un impegno se dir si voglia e io taglio i ponti. Vorrei capire se dietro ciò si nasconda un qualche disturbo, del quale sia meglio io sottoponga a uno specialista. Ringrazio anticipatamente per il tempo fornitomi.

Buongiorno,

credo che potrebbe approfondire la relazione che ha con "il distacco o perdita della persona" alla quale, seppur per breve tempo, ha affettivamente tenuto. Anticipare e spingere verso la fine di una relazione fino ad arrivare all'auto-isolamento potrebbe celare un meccanismo attraverso il quale lei stessa tende ad "evitare l'abbandono", anticipandolo: essere lei la protagonista dell'abbandono piuttosto che esserne vittima. Questo schema credo che potrebbe essere degno di attenzione clinica.