Dott.ssa Caterina Cresciullo

Dott.ssa Caterina Cresciullo

Psicologa, Psicoterapeuta

Non so cosa fare

Buongiorno, mi chiamo Kate e sono una ragazza di 21 anni.
Questo è un problema che non mi riguarda direttamente, ma mi coinvolge da vicino.
Sto scrivendo questa domanda anche perché ho bisogno di sfogarmi un pochino.
In casa sono io che mi occupo di informatica, visto che i miei genitori non se ne intendono parecchio di social o computer. Perciò sono io che tengo memorizzate tutte le password di ogni loro account.
Mio padre si è sempre affidato a me per le cose burocratiche.
Una settimana fa mi chiese la sua password della sua email, il che mi risultò un pò sospetto. Non si era mai interessato a sapere quali fossero le sue credenziali, come mai questo cambiamento?
Nonostante il mio sospetto scrissi la sua password su un foglietto, in fondo in fondo era la sua email.
Quando poi mi chiese alcune cose più tecniche, cominciai a scaldarmi.
Andai sulla sua email e... si era iscritto su un sito d'incontri per over 50. Io ci rimasi di stucco.
Le cose con mia madre non sono mai andate benissimo ma arrivare ad iscriversi in siti del genere non credevo assolutamente che ne fosse capace. Da quel giorno presi completamente le distanze fino ad addirittura ad non parlargli, più per delusione che per rabbia,
La cosa peggiore è che non se rende conto, crede semplicemente che il mio comportamento sia dovuto a qualche mio malumore che si sta rivestendo su di lui.
Mi fa le prediche in continuazione, come io stessi sbagliando.
Mi dispiace dirlo ma ha perso tutto il mio rispetto e sinceramente non so neanche come gestire tutta questa storia. Mio fratello mi chiede in continuazione il motivo del mio comportamento, ma essendo più piccolo di me non voglio crearli questo dispiacere dicendoli la verità.
Credo che la cosa peggiore sia stata che in pratica sono stata io ad aiutarlo. Sono stata io a dargli la password e sono stata io ad aiutarlo, nonostante avessi questi timori che poi si sono rilevati poi fondati. Sono diventata la sua complice, e credo che sia la cosa che mi faccia più male.
Non riesco a dormire bene e non so neanche se dovrei dirlo a mia madre.
Io in parte capisco le sue motivazioni, ma allo stesso tempo provo tanto rancore verso di lui che non so più come comportarmi.

Ciao Kate, leggo la tua lettera e immagino la rabbia e il risentimento, ma non confrontarsi con lui non aiuta. Non puoi ritenerti 'complice' di una cosa che non è dipesa da te e della quale hai saputo solo successivamente, ma non puoi continuare a 'punire' tuo padre senza che lui sappia la motivazione; rischi di risultare incongrua ed incomprensibile agli occhi di tutta la famiglia. 

T 'invito a parlarci.

Resto disponibile per ulteriori approfondimenti.

Contattami privatamente.

Cordialmente.